Manca un solo turno alla conclusione della regular-season del campionato di serie A di basket, ma il quadro delle magnifiche otto che si contenderanno lo scudetto ai play-off è già delineato. Inoltre gli ultimi 40’ vedranno, di fatto, un solo match fondamentale: la sfida tra Virtus Bologna e Trapani per stabilire chi chiuderà in vetta il torneo, garantendosi il fattore campo a favore per tutta la post-season. Il resto delle gare vedrà infatti sfidarsi formazioni alla ricerca della miglior posizione nel barrage per il tricolore contro altre che nulla hanno più da chiedere, per vari motivi, alla propria stagione; il risultato quindi appare scontato. Eccetto il fatto, e precedenti in questo senso non mancano, che nonostante la contemporaneità delle partite qualcuno non decida di mettersi a fare calcoli per evitare questa o quella avversaria. Pratica che tutti negano a parole, ma che nei fatti è stata spesso posta in atto. Al netto di ciò è comunque già possibile dare un’occhiata, pur ricordando che i numeri sono un fattore importante, ma al fianco di altri, a quale livello di usura i team in gara per il titolo arriveranno al momento più importante della stagione.
Si è ultimamente evidenziato che l’Unahotels, che ha giocato fin qui 46 partite tra serie A e Bcl, sembra essere un po’ sulle gambe dal punto di vista fisico. Tenendo conto che le ha giocate, di fatto, con dieci elementi, di cui due, Chillo e Grant, sotto i 13’ di utilizzo medio, e il 38enne veterano Smith che, viceversa, è stato in campo venti minuti per gara, molto di più rispetto a quanto previsto.
Quindi, se pure è vero che compagini come Milano e Bologna hanno giocato venti gare in più dei biancorossi, il loro organico è decisamente più profondo, avendo avuto la possibilità di far scendere in campo, con minutaggio attorno o superiore ai 10’, sui quindici giocatori, senza spremerli troppo. Come si evince dalla tabella che pubblichiamo sopra (dove con P/m si intendono i match disputati e i minuti giocati, in media, dal cestista citato). Per giunta altre compagini dalla panchina, come si sarebbe detto un tempo, più “corta”, analogamente a Reggio (in particolare Brescia che di fatto ha disputato l’annata con otto giocatori impattanti, con Ivanovic primattore per presenza sul parquet, oltre 30’, e l’ex Della Valle quale principale terminale offensivo) hanno però disputato quasi 15 gare in meno di Vitali e compagni. Con evidente minor dispendio di energie fisiche. Tutto questo considerato l’accoppiamento che probabilmente interesserà la Pallacanestro Reggiana, che quasi sicuramente chiuderà la stagione regolare al settimo posto, sarà contro la Virtus Bologna (che mediamente ha ruotato 13 giocatori, e quello più utilizzato, Cordinier, si è attestato a 25’ di media) o Trapani, che ne ha utilizzati 11, passando dai 26’ di Langston Galloway agli 8’ di Stefano Gentile, entrambi con un passato reggiano, tra l’altro. Con una possibilità, minoritaria ma non impossibile di incrociare i guantoni con Brescia la quale, per quanto concerne l’impiego sul parquet degli atleti, cosiddetti, titolari, li utilizza per il 70% del tempo.
Tenendo però presente il fatto che i lombardi hanno giocato sinora “solo” 31 sfide. Mentre chi dà largo spazio alla panchina, anche perché il secondo quintetto della truppa di Messina si destreggerebbe comunque nelle alte sfere della serie A, è l’Olimpia Milano, che schiera i “gregari” per oltre la metà del tempo partita rispetto ai titolari. Reggio utilizza i suoi alfieri più quotati per il 60% dei minuti, che sarebbe anche un buon dato complessivo, se non fosse che sono dovuti scendere comunque in campo, in termini di gare, ben più dei giocatori delle citate Trapani e Brescia. Dietro a Cheatham, il biancorosso più presente sul parquet risulta Cassius Wisnton, con quasi ventisei minuti per gara. In termini assoluti il cestista con maggiore minutaggio tra le 8 qualificate ai playoff è Uthoff di Trieste (31.1 di media sul campo per lui, che si accoppiano ai 30 del compagno Valentine) quelli con minore presenza media, considerando campionato e Eurolega, risultano invece Mirotic di Milano e Cordinier della Virtus, entrambi con venticinque minuti di gioco.