Si rivela sempre preziosissimo il lavoro della Fnp CISL sulla realtà delle Case di riposo nella nostra provincia, – QUI la notizia e l’approfondimento che abbiamo pubblicato nel maggio scorso – sulla disponibilità dei posti letto per la non autosufficienza e sui costi delle rette.

Vi fa riferimento esplicito questa mattina il Giornale di Brescia in un a pagina dedicata interamente al “caos rette per gli ospiti con Alzheimer”. A soffrire della malattia, nel territorio della sola Ats Brescia (vale a dire la nostra provincia esclusa la Valle Camonica) sono oltre 8mila persone.

“Se una persona accolta in Rsa necessita di un’assistenza prevalentemente sanitaria legata alla propria malattia (Alzheimer e altre patologie neurodegenerative) a pagare la retta – ricorda il quotidiano – deve essere il Servizio sanitario nazionale”. Ai pronunciamenti in tal senso della Cassazione, Consiglio di Stato e, da ultimo, della Corte d’Appello di Milano, non hanno fatto però seguito i necessari pronunciamenti normativi. Ed è così che “a fronte di un diritto riconosciuto dalla giurisprudenza, il Servizio Sanitario Nazionale (con il Fondo sanitario regionale) non si accolla in automatico le rette: a farne le spese, quando le famiglie smettono di pagare o perseguono vie legali per ottenere il rimborso dei costi sostenuti, sono quindi, in questo momento, le Rsa”.

Un rebus che va risolto attraverso un adeguato e urgente intervento legislativo.

 

QUI l’articolo CAOS RETTE PER GLI OSPITI CON ALZHEIMER