Senza fretta. La Virtus si guarda attorno e sa di dover percorrere due strade. La prima porta all’ultimo elemento da aggiungere al roster, la seconda allo sponsor di maglia da sfoggiare in Eurolega.

Sulla prima c’è l’impegno, a tempo pieno, di Paolo Ronci, direttore generale bianconero. L’identikit è stato tracciato da tempo: un pivot – l’unico di ruolo, al momento, è Momo Diouf – che sappia anche disimpegnarsi come ala forte. La Virtus ha messo sotto osservazione una serie di elementi: non è escluso che, dai profili seguiti e citati, possa uscire un outsider. Magari qualcuno più giovane, proprio nell’ottica di una squadra costruita non solo per il presente, ma anche per il futuro. Ricordando che, tra l’altro, prima ancora di vincere lo scudetto, la Virtus un risultato di prestigio lo aveva conseguito: assicurandosi la partecipazione all’Eurolega per i prossimi tre anni.

Virtus che, sulla carta, non molla nemmeno la pista che porta al giovane Francesco Ferrari, fresco di successo con l’under 20. Uno dei pupilli di Stefano Pillastrini, allenatore di Cividale, comincerà la stagione in Friuli, ma non è escluso che in qualche modo la possa proseguire all’ombra delle Due Torri, con una maglia bianconera sulle spalle.

Cresce comunque l’aspettativa dei tifosi, anche per scoprire i volti nuovi del gruppo che comincerà ad allenarsi a fine mese, agli ordini di Dusko Ivanovic.

Non ci sarà subito, come i nazionali azzurri, anche Alen Smailagic, il serbo che nell’ultima stagione ha giocato a Kaunas e, prima ancora, a Belgrado in maglia Partizan. Alen, nel frattempo, si è infortunato al camp serbo in vista degli Europei. Infortunio che non preoccupa la V nera, dal momento che lo stesso coach Pesic, si è detto pronto a recuperare il giocatore il prima possibile.

Infine un paio di curiosità legate a due ex giocatori bianconeri. Devontae Cacok, che praticamente è ferma da un anno e mezzo e che la Virtus sperava di recuperare, un anno fa (senza fortuna) dovrebbe giocare a Murcia, in Spagna.

Destinazione Portorico invece per Rayjon Tucker, che Ivanovic di fatto aveva tagliato, insieme con Andrejs Grazulis, dopo aver cercato, invano, di renderlo funzionale al gioco della V nera. Non solo Portorico, per Rayjon, che ha firmato per i Vaqueros de Bayamon, la squadra nella quale troviamo anche l’azzurro Danilo Gallinari.