Che si stia in spiaggia, in montagna o in città, agosto è un tempo sospeso, in cui il ritmo rallenta, gli impegni si diradano e l’attenzione si fa più ricettiva. È il momento in cui si può finalmente leggere con calma, per scelta e non per dovere. E non si parla di romanzi da ombrellone né di manuali tecnici da specialisti. I libri raccolti in questa selezione sono oggetti vari e affascinanti, che attraversano territori diversi: dall’architettura al design, dall’urbanistica alla politica, dalla spiritualità all’infografica, con deviazioni nell’arte contemporanea, nella ricerca accademica e nella speculazione progettuale.

Alcuni nascono come cataloghi di mostre ancora in corso (e diventano ottimi pretesti per partire), altri sono atlanti visivi costruiti per montaggi e costellazioni, altri ancora si muovono come saggi silenziosi, capaci di proporre visioni più che teorie. Uno, va detto, è quasi il contrario di un libro da viaggio: pesa quanto un tavolino da salotto e raccoglie più di mille immagini. Ma anche quello, con un po’ di spirito e una sdraio solida, si può leggere in costume. Magari non proprio in spiaggia.

Gae Aulenti. La Gae, a cura di Giovanni Agosti, Electadisegno di una villapinterest

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880 pagine, 1098 immagini, una cronologia fittissima che intreccia vita e progetti, mostre e cantieri, testi e teatro. Il ritratto titanico di Gae Aulenti costruito da Giovanni Agosti è una monografia irripetibile, che nasce dalla mostra alla Triennale di Milano e racconta l’architetta senza cadere nei soliti luoghi comuni. A partire dalle immagini, tutte nuove, che scandiscono l’intera narrazione come un flusso visivo inarrestabile. Un libro da studiare, esplorare, aprire a caso.

La Gae. Gae Aulenti (1927-2012). Ediz. illustrata

La Gae. Gae Aulenti (1927-2012). Ediz. illustrataIl cielo in terra, Mario Botta, 24 ORE Culturaprojekt 7 kapellen, siegfried u. elfriede denzel stiftungarchitektur john pawson,fotoaufnahmen vom 11.08.2019pinterestSiegfried und Elfriede Denzel Stiftung / foto Eckhart Matthäus

John Pawson, Cappella Unterliezheim, Lutzingen, 2017-2018

Dalla cappella di Ronchamp a quella disegnata da Matisse, dalle chiese autocostruite ai capolavori dimenticati, Mario Botta esplora cento anni di architettura religiosa attraverso testi e immagini tratti dalla sua rubrica Luce e gravità. Ne emerge un viaggio critico tra fede e progetto, in cui l’edificio sacro diventa pretesto per riflettere sull’essenza stessa dell’architettura. Per chi ha voglia di fare pace col sacro o almeno, di ripensarlo con più rigore e meno retorica.

Il cielo in terra. Un secolo di chiese e cappelle nell’architettura moderna e contemporanea

Il cielo in terra. Un secolo di chiese e cappelle nell'architettura moderna e contemporaneaDiagrams a project by AMO/OMA, Fondazione Pradalibriestatearchitetturapinterest

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Il diagramma non è (solo) un disegno tecnico. È una lente per osservare il mondo, uno strumento di potere e persuasione, un linguaggio che attraversa i secoli. Lo dimostra Diagrams, il catalogo della mostra ideata da AMO/OMA alla Fondazione Prada di Venezia. Con oltre 300 oggetti tra infografiche, mappe e visualizzazioni, il volume si muove tra arte, scienza e politica, da Du Bois a Florence Nightingale, fino alle simulazioni climatiche. Il design come metodo per capire e forse per resistere.

Prada Fondazione Prada

Fondazione PradaTashkent Modernism XX/XXI, di Boris Chukhovich, Davide Del Curto, Ekaterina Golovatyuk, Lars Müller Publishersren_009445_12 001pinterestArmin Linke

Tashkent, Uzbekistan, 2021. Courtesy of the Uzbekistan Art and Culture Development Foundation (ACDF).

Dimenticare Berlino e Brasilia. Qui si parla di Tashkent, Uzbekistan. Questo atlante visivo racconta l’architettura modernista dell’Asia Centrale dal XX al XXI secolo: un’eredità sovietica fatta di cupole prefabbricate, palazzi per la cultura, brutalismo climatico e sogni collettivi, ora riscoperti e reinterpretati. Una geografia visiva alternativa, perfetta per chi crede che l’architettura non sia mai solo stile, ma anche politica, clima e memoria. E per chi sogna viaggi fuori rotta.

Lars Muller Publishers Tashkent Modernism XX/XXI

Tashkent Modernism XX/XXIMADBar, a cura di Damiano Di Melee Ilia Celiento, Quodlibetlibro internopinterest

Gabriele Di Virgilio

Trentadue studi di architettura attivi tra Madrid e Barcellona, otto traiettorie critiche (Contesto, Effimero, Frammento, Infrastruttura, Paradigma, Ricerca, Scala, Tradizione), un atlante finale di opere idealizzate e costruite: MAD_Bar è un libro complesso e stratificato, che racconta una nuova generazione di progettisti iberici attraverso saggi, montaggi e immagini inedite. A emergere è un panorama dissonante ma fertile, che riflette le due scuole storiche spagnole e il loro rapporto con l’Italia. Per chi vuole capire dove sta andando l’Europa del progetto.

Madbar. Madrid e Barcellona: progetti, teorie, immaginari

Madbar. Madrid e Barcellona: progetti, teorie, immaginariCosmic Interiors, di Davide Fabio Colaci, Lola Ottolini, Cimorelli Editoreexhibition space featuring multiple art installationspinterest

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Un libro nato da una mostra nata da una domanda: cosa c’entra lo Spazio (quello cosmico) con lo spazio del progetto? Cosmic Interiors prende forma dalle ricerche del Laboratorio di Progettazione dell’Architettura degli Interni del Politecnico di Milano e raccoglie le installazioni, le immagini e i testi realizzati per Spazio allo Spazio, un’esposizione che si interroga sulle nuove sfide dell’abitare a gravità zero. Tra detriti orbitanti, moduli abitativi, mappe galattiche e riflessioni sui LED di Cape Canaveral, il volume propone una visione progettuale al tempo stesso critica, poetica e visionaria. Per chi crede che anche il design possa partire per la Luna.

Cosmic Interiors. L’evoluzione della cultura del progetto tra uomo e universo-The evolution of design culture between man and the universe. Ediz. bilingue

Cosmic Interiors. L’evoluzione della cultura del progetto tra uomo e universo-The evolution of design culture between man and the universe. Ediz. bilingueBuilt, di Valerio Olgiati, Park Booksarchitetturapinterestarchive olgiati

Pearling Path visitor center and museum, UNESCO site in Muharraq, Bahrain, 2019

“In this book are my built projects”: comincia così Built, e già si intuisce il tono spartano, diretto, autoritario. Valerio Olgiati raccoglie qui trentuno architetture realizzate, suddividendo il volume in tre sezioni: fotografie all’inizio, piante in fondo, informazioni tecniche alla fine. Ma tutto è calibrato, ridotto all’osso, filtrato da una logica interna ferrea. Le immagini, poche e selezionatissime, sono montate secondo un ordine che svela la natura del progetto, senza nessun commento. Come se il libro stesso fosse un’opera architettonica, con le sue simmetrie, i suoi vuoti, il suo nero profondo. L’autonomia dell’architettura diventa qui una dichiarazione visiva, radicale, da sfogliare con attenzione e (se possibile) soggezione.

Built: by Valerio Olgiati

Built: by Valerio OlgiatiFragments and Coherence: Essays and Works of Architecture, di Peter Lynch, Skiradisegno verdepinterestCourtesy Photo

Plan of proposed garden for the Prague Castle Pheasantry. Competition entry, 1997. North is up. Linework on linoleum block print

Trent’anni di progetti, venti opere chiave e una teoria della composizione che parla di musica, poesia e architettura. In questo libro Peter Lynch indaga il tema del “tenere insieme”: elementi disgiunti che trovano coerenza senza perdere singolarità. Tra Beethoven, Duchamp, Eileen Gray e Hadrian’s Villa, ogni progetto diventa l’occasione per ragionare sulla forma, sul pensiero e sull’atto del costruire. Il tutto con uno stile personale e lucido, che mescola analisi e racconto. Per chi ama leggere i libri d’architettura come se fossero romanzi.

Fragments and Coherence: Essays and Works of Architecture

Fragments and Coherence: Essays and Works of ArchitectureRelated StoriesHeadshot of Ciro Marco Musella

Sono nato a Napoli, non parlo in terza persona e non curo cose, oggetti, persone o animali. Ho studiato architettura tra il Politecnico di Milano e l’ENSA Paris-Belleville per poi laurearmi in Architettura delle Costruzioni. Mi sono occupato di allestimenti seguendo i progetti di NENDO, scrivo di grandi architetture e sto completando un dottorando in Composizione allo IUAV di Venezia. Nonostante questo, tutto regolare.