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Redazione Cronache

È la prima vittima dopo il caso di infezione alimentare che a fine luglio ha interessato otto persone

Le sue condizioni erano state considerate gravi ma stabili, ma sarebbero sopraggiunte improvvise complicazioni che l’hanno portata, questa mattina, alla morte. 

Roberta Pitzalis, 38 anni, ricoverata a fine luglio in Rianimazione al Brotzu di Cagliari e trasferita, nelle scorse ore all’ospedale Businco dopo aver mangiato guacamole alla Fiesta Latina di Monserrato, è la prima vittima per l’intossicazione da botulino che lo scorso 22 luglio ha coinvolto otto persone, tra le quali un bambino di 11 anni e una ragazzina di 14, presenti alla festa della città metropolitana di Cagliari. Tutti avevano mangiato della salsa guacamole in un chiosco di street food e tutti erano stati male, con gli stessi sintomi. Salsa che, secondo le indagini, sarebbe la responsabile del batterio killer.



















































Roberta Pitzalis era di Guasila ma risiedeva a Cagliari. Era stata tra i primi ad accusare i sintomi dell’intossicazione alimentare ma, purtroppo, è deceduta questa mattina in ospedale. Dopo la notizia della tragedia, il sindaco Tomaso Locci ha annullato i festeggiamenti per San Lorenzo. «Siamo vicini alla famiglia – ha detto il primo cittadino -. Il botulino è una brutta bestia, siamo molto provati per quanto accaduto. L’apprensione maggiore era rivolta per altri cittadini ricoverati, per Roberta Pitzalis sembrava che la sua situazione sanitaria si stesse evolvendo positivamente. E invece oggi, purtroppo, abbiamo appreso questa triste notizia».

Con la morte della donna, si aggrava dunque la posizione di Cristian Gustavo Vincenti, titolare del chiosco dove sono stati consumati i prodotti contaminati, unico indagato nell’inchiesta aperta dalla Procura di Cagliari.

Resta, inceve, in condizioni stabili il bambino di 11 anni ricoverato al Policlinico Gemelli di Roma dopo la grave intossicazione contratta, sempre alla Fiesta Latina di Monserrato, dopo aver mangiato un taco con guacamole. Dopo un lungo periodo di intubazione, i medici hanno deciso di intervenire chirurgicamente per garantirgli una respirazione più stabile e ridurre i rischi associati alla ventilazione meccanica prolungata, come infezioni e difficoltà nutrizionali. Altre due pazienti, una donna di 62 anni e una ragazza di 14 anni, sono tuttora ricoverate nella rianimazione del Policlinico di Cagliari, «sono in condizioni stabili ma non gravi», riferisce una fonte sanitaria. Tutte le vittime dell’intossicazione da botulino
sono di Cagliari e dell’hinterland.

8 agosto 2025 ( modifica il 8 agosto 2025 | 12:19)