“L’aumento dei posti disponibili rappresenta un investimento concreto nel futuro di migliaia di studenti e studentesse che scelgono di diventare medici”, dichiara il Ministro dell’Università e della Ricerca Anna Maria Bernini, sottolineando l’obiettivo di “valorizzare davvero il merito, l’impegno e la vocazione”. Il dicastero rivendica l’abolizione di un sistema selettivo rigido in favore di un percorso che rafforza l’università pubblica e contribuisce a potenziare il Servizio sanitario nazionale formando “più medici, meglio preparati”.

Il semestre aperto: accesso libero e tre insegnamenti

Con l’avvio del prossimo anno accademico entra in vigore la riforma del MUR: superamento dei test d’ingresso e istituzione di un semestre aperto a accesso libero dal 1° settembre. Tre gli insegnamenti previsti: Chimica e propedeutica biochimica, Fisica e Biologia, ciascuno da 6 CFU per un totale di 18 CFU. Al termine del semestre, esami di profitto con prove uguali a livello nazionale e in contemporanea. Due gli appelli fissati: 20 novembre 2025 e 10 dicembre 2025. Ogni esame prevede 31 domande per materia: 15 a risposta multipla (cinque opzioni, una sola corretta) e 16 a completamento. Tempo a disposizione: 45 minuti per ciascuna prova.

Graduatoria nazionale e soglia di accesso

I risultati degli esami concorreranno alla graduatoria nazionale, con votazione espressa in trentesimi e possibilità di lode. Soglia minima per l’inserimento in graduatoria: 18/30 in ogni singola prova, condizione che richiede la promozione in tutti e tre gli esami. Previste tutele per chi non accede al secondo semestre: gli studenti che hanno ottenuto almeno 18/30 in ciascun esame potranno proseguire nel corso affine prescelto, con riconoscimento dei CFU maturati. Una cornice che, nelle intenzioni del Ministero, combina ampliamento dei posti, standard nazionali di valutazione e un percorso di orientamento selettivo in itinere.