C’è stress e stress. C’è ad esempio quello che ci fa sentire una stretta allo stomaco prima di una scadenza e c’è quello che scatena un forte “batticuore” dopo una lunga corsa. Le situazioni stressanti possono essere molteplici, ma non sempre è facile intercettare lo stress che generano. Figuriamoci a distinguerlo o a capirne le cause. Ora però un gruppo di ricercatori del California Institute of Technology di Pasadena, ha sviluppato un cerotto hi-tech in grado di misurarlo in modo preciso e soprattutto di aiutarci a capire da dove deriva. Il nuovo dispositivo indossabile, ribattezzato Stressomic, è stato descritto sulla rivista Science Advances.

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di Irma D’Aria

25 Luglio 2025

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Gli “stressometri” sviluppati in passato tendono a concentrarsi su un solo ormone, il cortisolo, che è il re dello stress cronico, quello che si accumula piano piano per settimane. Ma lo stress ha molte facce. C’è l’agitazione del momento, quella sorta di panico che assale improvvisamente, e l’ansia che ci tiene svegli la notte. Per capire tutte queste sfumature servono più dati. Ed è qui che entra in gioco il cerotto Stressomic. Più che un semplice sensore, è una sorta di “laboratorio in miniatura” che si attacca alla pelle. Attraverso dei micro-canali flessibili, analizza il sudore e riesce a misurare in tempo reale ben tre ormoni: il cortisolo, l’epinefrina e la norepinefrina. Il cortisolo funge da biomarcatore per lo stress a lungo termine. L’epinefrina e la norepinefrina si attivano quando siamo sotto pressione acuta o emotiva.

I test su volontari

Per dimostrare l’efficacia del nuovo stressometro, gli scienziati lo hanno messo alla prova eseguendo una serie di test su volontari sottoposti a diversi scenari. Ebbene, Stressomic è riuscito non solo a individuare la presenza di stress, ma anche a fornire utili indizi sul motivo. Ha ad esempio intercetto lo “stress da palestra”. Dopo infatti un allenamento intenso, il cerotto smart ha rilevato un aumento del cortisolo e della norepinefrina, segno che il corpo è stato messo alla prova e ha reagito con una scarica di energia. Invece, dinanzi a immagini che hanno generato fastidio, il nuovo stressometro ha individuato lo “stress da ansia”, cioè un picco di norepinefrina, l’ormone dell’agitazione immediata, ma senza alcuna variazione nel cortisolo. In questo caso è un segnale chiaro che la mente si è agitata, ma non è stato un evento abbastanza “lungo” da scatenare il cortisolo. Al contrario, quando ai partecipanti sono stati dati dei supplementi rilassanti, i livelli di tutti e tre gli ormoni si sono ridotti significativamente.

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In pratica, il cerotto ha dimostrato di essere una buona e sorprendente cartina tornasole per verificare l’efficacia dei metodi anti-stress. Stressomic, infatti, non si limita a darci un numero, ma ci offre una vera e propria mappa delle nostre reazioni. Con questo cerotto potremmo finalmente capire se la nostra ansia è dovuta al traffico mattutino o al conto in banca, permettendoci di affrontare il problema alla radice. “Stressomic ha il potenziale per trasformare la valutazione dello stress, consentendo interventi personalizzati e migliorando la nostra comprensione della fisiologia dello stress”, scrivono gli autori.

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