di
Simone Golia
L’azzurra, 19 anni appena compiuti, ha dominato la gara agli Europei U20 di Tampere, in Finlandia. Sui social è già seguitissima, fuori dalla pista si è appena iscritta all’università di economia
La ragazza che salta con il sorriso, l’hanno soprannominata così. Erika Saraceni, 19 anni, ha appena vinto la medaglia d’oro nel salto triplo all’Europeo U20 di Tampere, in Finlandia. Lo ha fatto dominando, con un 14.24 metri che è record personale e dei campionati. Le avversarie? Corrucciate e lontanissime, con l’argento per la romena Vrinceanu (13.75) e il bronzo per la lettone Kruzmane (13.62): «Grazie mamma, grazie papà!», ha urlato Erika davanti alla telecamera, che l’ha ripresa in tutta la sua felicità, avvolta nel tricolore, con lo stesso sorriso mostrato in pedana fino a qualche istante prima e i capelli biondi raccolti in una coda. È contagiosa l’azzurra, all’inizio del suo viaggio e già così in alto: «Sto vivendo l’atletica come un gioco e un divertimento, spero di continuare a farlo anche se diventerà il mio lavoro», aveva detto a Oasport qualche mese fa, dopo aver piazzato un sontuoso balzo da 13.71 metri ad Ancona durante i Campionati Italiani Indoor.
Il dominio, mai un distacco così
Erika si è mostrata al mondo un anno fa conquistando la medaglia di bronzo nel salto triplo ai Mondiali Under 20, dopo essere stata quarta agli Europei Under 18 nel 2022 e nella rassegna continentale Under 20 nel 2023. La milanese della della Bracco Atletica, allenata da Aldo Maggi ed Eugenio Paolino, a Tampere è diventata la sesta europea di sempre nella categoria e la settima italiana all time a livello assoluto. Altro dato rilevante: non si era mai visto un distacco così ampio sull’argento nella storia dei campionati europei, 49 centimetri contro i 40 del 2021. E pensare che prima del secondo salto aveva applicato una fascia all’altezza del ginocchio sinistro per tenere a bada il fastidio a un tendine. Chissà sennò dove sarebbe arrivata.
L’amicizia con Mattia Furlani, l’università, la Nike, i follower
Se Mattia Furlani, 20 anni, è il lunghista maschile del futuro, Erika è il volto che la categoria femminile stava aspettando da tempo. I due sono amici, lei lo guarda piena di ammirazione: «Mi chiedo se riuscirei a fare tutte queste cose: in pochissimo tempo è diventato famoso, ha fatto più di 8.30 metri, ha fatto medaglia olimpica a 19 anni: sono cose assurde», ha raccontato. Diciannove anni appena compiuti lo scorso 21 maggio, già oltre 160mila follower su Instagram, la Nike a farle da sponsor. Intanto Erika, che ha finito il liceo linguistico, è pronta a iscriversi all’università, ha scelto economia: «Cosa voglio fare da grande? Non penso di voler diventare un’allenatrice, lo fa mia mamma e la vedo tornare sempre tardi e stanca, anche se la riempie di gioia», le sue parole a Oasport.
Figlia d’arte, gli inizi nella corsa a ostacoli
Già, i genitori. Erika è figlia d’arte. Papà Enrico è un ex azzurro dei 400 metri, stessa gara di mamma Rosa Anibaldi. Si sono conosciuti e innamorati in pista. Anche lei all’inizio aveva scelto la corsa, nel 2021 viene convocata ai Campionati Italiani Cadetti per i 300 ostacoli, ma in finale cade alla prima barriera e si spaventa. Meglio il triplo, di cui ha guardato video su video per affinare la tecnica. L’idolo è Dariya Derkach, il punto forte il è il jump (il terzo balzo dopo hop e skip): «Chi è Erika Saraceni? Una ragazza che sta cercando di raggiungere i suoi obiettivi atletici e si sta impegnando al massimo per farlo». Se il buongiorno si vede dal mattino…
8 agosto 2025 ( modifica il 8 agosto 2025 | 18:36)
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