L’obiettivo di Sam Altman è fare del chatbot di OpenAI il servizio più utilizzando al mondo: ai ritmi attuali un sorpasso sul motore di ricerca di Google, leader da inizio secolo, non sembra più così impossibile

ChatGpt è stato il software che è cresciuto più rapidamente nella storia, raggiungendo numeri incredibili fin dal suo esordio, nel novembre 2022. Ma quanto è grande ora il chatbot di OpenAI? Tanto, tantissimo, almeno a prestar fede ai numeri diffusi dalla stessa azienda guidata da Sam Altman e divulgati da Axios
ChatGPT riceve ogni giorno 2,5 miliardi di prompt dagli utenti di tutto il mondo. Di questi, «solo» circa 330 milioni provengono da utenti statunitensi, testimoniando come il chatbot di OpenAI abbia fatto breccia a tutte le latitudini e sia un servizio globale. 
Due miliardi e mezzo di richieste processato ogni giorno sembrano un numero molto elevato, ma per capire meglio la scala è utile cercare un confronto. Nel dicembre 2024, Sam Altman aveva dichiarato che gli utenti inviavano oltre 1 miliardo di richieste a ChatGpt ogni giorno: i numeri sarebbero quindi più che raddoppiati in circa otto mesi. Nel mirino però c’è il sito/servizio nettamente più utilizzato al mondo: il motore di ricerca di Google. Ipotizzare un sorpasso sembra folle, ma i numeri in verità non sarebbero così distanti. 

Quant’è distante Google: non così tanto

Alphabet, la controllante di Google, non divulga pubblicamente numeri sulle ricerche giornaliere, ma di recente ha comunicato che vengono effettuati 5 mila miliardi di «query» l’anno. La media giornaliera si attesterebbe dunque a 13,7 miliardi di ricerche giornaliere. Valutazioni di esperti terzi hanno riscontrato valori simili: Neil Patel (Np Digital) stima un numero identico, 13,7 miliardi di ricerche al giorno, altri (le società di marketing digitale SparkToro e Datos) parlano di circa 16,4 miliardi. Prendendo per buoni tutti questi numeri che, ribadiamo, non compaiono in documenti ufficiali, siamo su volumi 5-6 volte superiori a ChatGpt. Ma parliamo comunque di valori comparabili, non di scale completamente differenti, soprattutto se la crescita del chatbot di OpenAI dovesse proseguire ai ritmi attuali.
Altri servizi di Gen AI sono lontanissimi da ChatGpt: secondo i dati di Axios a maggio OpenAI ammassava già 5,5 miliardi di visite al mese, contro i 178,6 di GrokAI e meno di 100 milioni di Claude (Anthropic). 
Secondo dati di FirstSage riferiti però ai soli Stati Uniti, ChatGpt ha oltre il 60% del mercato dei chatbot AI, seguita da Microsoft Copilot (14,3%) e Google Gemini (13,5%). 



















































E in Italia?

Un ricerca recente, dello scorso maggio, dice che la crescita dell’AI generativa e di ChatGpt in particolare in Italia non si discosta molto dai dati globali. Secondo dati Comscore, i nostri connazionali che utilizzano servizi online basati su questo genere di tecnologia sono arrivati a toccare su base mensile i 13 milioni (pari al 28% della popolazione che naviga su Internet). E ChatGpt è stato impiegato da ben 11 dei suddetti 13 milioni di utenti, evidenziando peraltro un elevatissimo livello di penetrazione soprattutto tra i giovani: 44,5% nella fascia d’età 15-24 e 34,3% in quella 25-34. L’aumento da inizio anno è stato del 65%.

22 luglio 2025 ( modifica il 22 luglio 2025 | 10:50)