L’Italia si coccola Mattia Furlani, il portento assoluto del salto in lungo che ad appena 20 anni si è laureato Campione del Mondo indoor a livello assoluto dopo aver conquistato la medaglia di bronzo alle Olimpiadi di Parigi 2024 e l’argento agli Europei all’aperto in quel di Roma. Il laziale è un fenomeno generazionale destinato a regalare risultati da lusso nel prossimo decennio e che, una volta sistemati alcuni dettagli nella nuova rincorsa, potrà fare seriamente la differenza a suon di grandi misure.

Nel frattempo alle spalle di un giovane talento crescono altri giovanissimi talenti, come Daniele Inzoli che oggi ha ribadito la sua rilevante caratura. Il milanese ha conquistato la medaglia d’argento agli Europei Under 20, dopo due nulli iniziali, dove era atterrato veramente molto lontano, ha piazzato un 7.69 con 0,9 m/s di vento a favore. A seguire un altro nullo, un 7.50 e un 7.62 (+0,6 m/s), utile per superare il serbo Lukas Boskovic in virtù della seconda miglior misura (7.56 per il balcanico).

Il quasi 17enne (spegnerà le candeline il prossimo 12 agosto) ha siglato il quarto risultato della propria carriera a livello metrico: il suo personale è il 7.93 timbrato durante l’inverno ad Ancona, seguito da due riscontri della passata stagione all’aperto (7.90 a Savona e 7.79 a Bressanone), oggi ha migliorato di sei centimetri la misura timbrata ieri durante le qualificazioni. La sensazione è che Daniele Inzoli sia davvero molto vicino a superare la fatidica barriera degli otto metri, dovrà sistemare diversi dettagli nel suo gesto tecnico.

Tra l’altro l’azzurro è anche in ripresa da un problema fisico e non è al meglio della propria condizione (il dolore al piede destro si è fatto sentire nel corso della finale), dunque il risultato odierno assume un significato ancora più rilevante. Il ceco Petr Meindlschmid, classe 2006, non era imprendibile in termini assoluti per Inzoli, ma oggi ha saltato 7.89 metri al secondo tentativo ed è riuscito a fare la differenza, conquistando la medaglia d’oro.