di Melania Aio
In Abruzzo, e più in generale in Italia, la salute mentale dei giovani sta diventando un’emergenza concreta. Le tensioni amplificate dalla pandemia, la pressione sociale e la pervasiva presenza dei social media stanno provocando un incremento marcato di ansia, depressione e disagio emotivo tra gli adolescenti. Secondo il rapporto Censis, quasi il 50% dei giovani tra 18 e 25 anni soffre di disturbi d’ansia o depressione. Parallelamente, una riflessione pubblicata su Il Trafiletto rivela che in Abruzzo si registra un aumento di ansia e depressione tra i più giovani, spesso associato anche all’abuso di smartphone e social network. Pur in assenza di dati regionali dettagliati, l’indagine del Centro di Salute Mentale di Vasto suggerisce fragilità psicologiche tra gli adolescenti del territorio: pur non descrivendosi come disadattati, molti giovani mostrano scarso senso di autostima e difficoltà ad adattarsi.
È un quadro che riflette tendenze nazionali: negli ultimi anni, tra il 2018 e il 2022, i disturbi psicologici nei giovani sotto i 20 anni sono aumentati del 20%, in particolare tra le ragazze. In questo contesto, lo Stato ha introdotto il Bonus Psicologo, un contributo economico volto a sostenere le spese per sedute di psicoterapia con professionisti iscritti all’albo. La misura è stata confermata nella Legge di Bilancio 2025 e prevede un importo massimo erogabile fino a 1 500 € per beneficiario, a seconda del livello ISEE. Per il biennio 2024–2025 sono stati stanziati 21,5 milioni di euro, di cui 12 milioni per il 2024 e 9,5 milioni per il 2025.
Tuttavia, i tempi burocratici stanno rallentando l’accesso al sussidio. Il decreto attuativo necessario per avviare il click day non è ancora stato pubblicato, e il 25 luglio, data inizialmente prevista per l’apertura, è saltata. Il Ministero ha comunicato che il via libera arriverà solo dopo la registrazione del decreto alla Corte dei Conti, con almeno 30 giorni di preavviso. Neanche tutti i richiedenti potranno essere soddisfatti. Si prevede che, nonostante le migliaia di domande attese, i fondi disponibili copriranno solo circa 6 300 domande — meno del 2% del totale stimato. L’Ordine degli Psicologi d’Abruzzo si è espresso definendo il bonus uno strumento utile ma insufficiente rispetto all’esigenza crescente. Sul fronte istituzionale, la Legge di Bilancio introduce anche un Fondo nazionale per il supporto psicologico nelle scuole, con 10 milioni di euro per l’anno in corso e 18,5 milioni annui a partire dal 2026, nella speranza di rendere lo psicologo scolastico una figura strutturale del sistema educativo. Per molti ragazzi abruzzesi, questo bonus potrebbe rappresentare la prima reale occasione di accesso a un percorso di cura, ma i ritardi e le risorse limitate rischiano di farne un sostegno limitato a pochi.
Negli ultimi anni si è fatto sempre più strada il concetto di psicologo di base, una figura professionale integrata nel servizio sanitario nazionale che affianca il medico di famiglia offrendo un primo supporto psicologico accessibile e tempestivo. Questo modello rappresenta una vera e propria rivoluzione nel modo di prendersi cura della salute mentale, abbattendo barriere culturali e logistiche, e favorendo la prevenzione e la diagnosi precoce dei disturbi psicologici.
Alcune regioni italiane, come il Lazio e l’Emilia-Romagna, hanno già avviato progetti pilota per inserire lo psicologo di base nei servizi territoriali, avendo riscontri positivi sia in termini di accessibilità per i pazienti sia di alleggerimento del carico sui reparti specialistici. L’integrazione dello psicologo nel primo livello di assistenza potrebbe offrire un aiuto concreto soprattutto ai giovani e alle famiglie, contrastando l’aumento esponenziale di ansia e depressione.
In Abruzzo, invece, questa figura è ancora largamente assente dal sistema sanitario pubblico, con poche eccezioni e progetti sporadici. Auspichiamo che in futuro anche la nostra regione segua l’esempio di altre realtà italiane, rendendo lo psicologo di base una presenza stabile e riconosciuta. Solo così si potrà costruire una rete di supporto capillare, capace di intercettare tempestivamente il disagio psicologico e offrire risposte efficaci a tutti i cittadini.
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