Con Tirante precario alla battuta (43% di prime in campo), occorreva essere precisi e avere pazienza. E nel secondo set, dopo essersi risintonizzati sul ritmo partita ed essersi scambiati due break, i contendenti hanno giocato accorti e in attesa fino a un ottavo game in cui un doppio fallo di Nardi ha permesso a Tirante di andare al servizio per pareggiare i conti. Un game, quello giocato dall’argentino, in cui nessuna delle sue prima palle è entrata in campo e in cui sono fioccati ben tre doppi falli a ridar linfa alle speranze dell’italiano. 

Ridestatosi e riallineatosi sul 5-5, nei successivi due game per Nardi il compito era quello di accompagnare verso l’uscita Tirante puntando sulla sua crescente frustrazione. E così è stato fino al match point costruitosi dopo aver ottenuto un altro break e infine fallito. E così, costretto al tie-break, e con un argentino capace di tramutare il suo nervosismo in disperazione, per Nardi il compito è stato ancor più difficile e quando sul 5-2 in proprio favore Tirante è riuscito ancora una volta a riportarsi sotto, gli spettri di un terzo set hanno rischiato seriamente di prender posto in tribuna. Così non è stato. E anche questo è un merito da ascrivere al lucky loser italiano, la cui seconda prova – si spera – possa trarre insegnamento da questo esordio e trovare quella costanza che affiancata al talento del suo braccio potrebbe regalare soddisfazioni inattese alla vigilia.