«Con riferimento alla recente nomina del Gruppo Tecnico consultivo nazionale sulle vaccinazioni (Nitag), si comunica formalmente la rinuncia come membro». È quanto ha reso noto Francesca Russo, direttore Prevenzione, sicurezza alimentare e veterinaria della Regione Veneto, in una lettera inviata a Maria Rosaria Campitiello, direttore del Dipartimento della Prevenzione del ministero della Salute. La comunicazione arriva a due giorni dalla nomina dei nuovi membri del Nitag da parte del ministero della Salute Orazio Schillaci, a cui sono seguite polemiche per la presenza di Paolo Bellavite e Eugenio Serravalle, due componenti che, in passato, hanno mostrato un atteggiamento scettico verso le vaccinazioni anti-Covid.
APPROFONDIMENTI
La lettera di Francesca Russo
«La decisione è maturata a seguito della valutazione della composizione del gruppo, nella quale sono presenti componenti che, in passato, hanno più volte espresso pubblicamente posizioni non coerenti con le evidenze scientifiche in materia di vaccinazioni, arrivando in alcuni casi a sostenere o diffondere messaggi contrati alle strategie vaccinali nazionali», si legge. «Si ritiene che un organismo tecnico-scientifico come il Nitag debba fondarsi su criteri di rigore metodologico, indipendenza e piena adesione al principio ‘evidence-based’, al fine di fornire raccomandazioni efficaci e credibili a supporto delle politiche sanitarie pubbliche – prosegue Russo – Inoltre nel contesto attuale ove l’offerta vaccinale richiede una sempre maggiore competenza tecnica e la capacità di valutare l’impatto dell’immunizzazione nel mantenere in buona salute la popolazione, anche per la sostenibilità del Ssn, si rende imprescindibile il ruolo di organi consultivi tecnici, come il Nitag, che operino in piena coerenza con i principi scientifici e con le finalità di tutela della salute pubblica». «Si precisa – conclude la lettera – che non risulta esservi stata una valutazione da parte della Commissione Salute e della Conferenza rispetto alla nomina. In assenza di tali presupposti, non sussistono le condizioni per una partecipazioni ai lavori del Nitag».
Il gruppo tecnico
Russo era tra i 22 nuovi componenti del Nitag, gruppo tecnico che fa capo al Dipartimento della prevenzione, della ricerca e delle emergenze sanitarie del ministero della Salute. Il nuovo Nitag, scelto alla scadenza triennale del precedente istituito nel 2021, è composto da esperti provenienti da ambiti istituzionali, accademici e scientifici. Tra i 22 membri designati figurano, si legge su Quotidiano Sanità: Carlo Signorelli, professore di Igiene (Università di Parma e San Raffaele di Milano); Chiara De Waure, Università di Perugia; Carlo Petrini, presidente del Centro nazionale dei comitati etici; Maria Cinzia Leone, dirigente ministero della Salute; Anna Teresa Palamara, Iss; Piero Ruggeri, Università di Padova; Mario Carmelo Zappia, dg Asp Enna; Emanuele Montomoli, Università di Siena; Giambattista Catalini, già Direttore Chirurgia Asur Marche; Eugenio Serravalle, pediatra e docente a Pisa; Paolo Bellavite, già docente Università di Verona; Roberto Testi, Asl Torino; Francesco Vitale, Università di Palermo; Gian Luigi Marseglia, Università di Pavia; Domenico Martinelli, Università di Foggia; Fortunato Paolo D’Ancona, Iss Roma; Roberto Ieraci, Asl Roma 1; Lorena Martini, Agenas; Alessandro Perrella, Ospedale Cotugno; Francesca Russo, Regione Veneto; Alberto Villani, Ospedale Bambino Gesù.
Tra le funzioni del Nitag quelle di fornire supporto tecnico alla definizione delle politiche vaccinali nazionali, analizzare i fenomeni di esitazione vaccinale per sviluppare strategie di comunicazione efficaci; aggiornare i programmi e il calendario vaccinale alla luce di nuovi prodotti o dati; promuovere la comunicazione pubblica e professionale in tema di vaccinazioni; collaborare con organismi internazionali come Oms, Ecdc e Ue su iniziative vaccinali globali (es. contro morbillo, rosolia, polio).
La raccolta firme per revocare le due nomine controverse
Intanto il Patto trasversale per la Scienza (Pts) lancia una petizione, che ha già raccolto oltre 1.600 firme, per revocare dal nuovo Nitag, il Comitato per le vaccinazioni, Paolo Bellavite e Eugenio Serravalle. «Insieme a professioniste e professionisti della Sanità, e rappresentanti della società civile, preoccupato per il futuro della salute pubblica in Italia e dell’approccio scientifico alla salute, chiede con forza la revoca immediata delle nomine di Paolo Bellavite ed Eugenio Serravalle all’interno del Nitag, il Gruppo Tecnico Consultivo Nazionale sulle Vaccinazioni. Questi due membri – si legge nella nota a supporto della petizione – sono noti per aver espresso posizioni pubblicamente critiche e spesso ideologiche contro i vaccini, in particolare contro quelli pediatrici e contro i vaccini anti-Covid». «I due medici non vantano una solida produzione scientifica in ambito vaccinale, né riconoscimento accademico in materia di immunizzazione. In passato, hanno pubblicato e promosso contenuti pseudoscientifici, mettendo in dubbio la sicurezza e l’efficacia dei vaccini, e sostenendo teorie prive di fondamento – prosegue il Pts – Queste nomine rappresentano un grave segnale di legittimazione di teorie antiscientifiche, che rischia di minare la fiducia dei cittadini nei confronti delle istituzioni sanitarie; favorire l’esitazione vaccinale, già in crescita in molte fasce della popolazione; compromettere la credibilità del Nitag, screditando anche i suoi membri altamente qualificati; indebolire la cultura della prevenzione, fondamentale per la salute collettiva». Alla petizione si associa anche il Cicap, il Comitato italiano per il controllo delle affermazioni sulle pseudoscienze, che ritiene «incomprensibile la scelta del ministro della salute Orazio Schillaci di chiamare a far parte del Gruppo tecnico consultivo nazionale sulle vaccinazioni (Nitag) del pediatra Eugenio Serravalle e di Paolo Bellavite, docente in pensione di Patologia Generale presso l’Università di Verona, entrambi noti per le loro posizioni controverse sulle vaccinazioni».
Le parole del presidente del Nitag Roberto Parrella
«Sono sicuro che con tutti i nuovi componenti del Nitag si potrà instaurare un utile confronto e una proficua collaborazione sostenuta da solidi dati scientifici e indirizzata unicamente alla salvaguardia della salute pubblica ed individuale», ha dichiarato ieri, 7 agosto, il neopresidente del Nitag, Roberto Parrella, all’indomani delle nomine. «L’offerta vaccinale rappresenta uno strumento straordinario di prevenzione e un’offerta di salute da cui non si può prescindere», ha aggiunto Parrella, direttore dell’Uoc di Malattie Infettive ad indirizzo respiratorio del «Monaldi-Cotugno-Cto» di Napoli e presidente della Società Italiana di Malattie Infettive e Tropicali.