Amanti, amici, compagni di vita: oltre le convenzioni e contro il perbenismo. Stefania Sandrelli e Gino Paoli hanno dato scandalo con il loro amore e ma restano impressi nella memoria collettiva come una grande storia d’amore, come una di quelle che lui ha cantato nelle sue canzoni.

Stefania aveva 15 anni quando vide Gino per la prima volta. Era alla Bussola, dove fresca della fascia di Miss Viareggio si era fatta portare per festeggiare il suo compleanno. Lui era già famoso, e quella sera cantava nel locale, tra i più celebri della Versilia, era sposato e aveva trent’anni. Si guardarono negli occhi e “quella stanza non ebbe più pareti”.

La loro storia iniziò nella clandestinità e intanto Stefania sognava di diventare un’attrice. Così decise di trasferirsi a Roma e non a Milano come avrebbe voluto Gino. Intanto, a Genova, lui viveva ancora con sua moglie Anna Fabbri, con la quale non andava d’accordo ma non si separava.

Nel 1961 Stefania debutta al cinema nel film di Mario Sequi Gioventù di notte, ma si afferma grazie a un triplete di capolavori che infila uno dietro l’altro: accanto a Ugo Tognazzi nel film Il federale (1961), diretto da Luciano Salce, Divorzio all’italiana (1961), con Marcello Mastroianni e Sedotta e abbandonata (1964), entrambi diretti da Pietro Germi. È il successo definitivo.

Il fuoco della passione con Paoli inizia ad affievolirsi. Gino se ne accorge e le dedica Sapore di sale, “quel gusto un po’ amaro di cose perdute”. Non basta a riaccendere l’interesse di Stefania. Gino Paoli fa un gesto estremo: si punta la pistola al cuore e si spara. Il proiettile si ferma a pochi millimetri dal cuore, e lì ancora si trova.

Stefania corre dal suo Gino, è disperata e gli dice: “Non è vero che mi ami, altrimenti non l’avresti fatto, rischiando di non vedermi più”. Lo assiste nella convalescenza, ma è in compagnia, e non solo di Anna, che è ancora sua moglie, ma anche di Ornella Vanoni, con la quale Gino ha intrapreso una nuova relazione.

Nel 1964 in Svizzera nasce Amanda che si chiamerà con il cognome della mamma. Stefania è ancora minorenne. Quell’anno nasce anche Giovanni, figlio di Paoli e della moglie Anna. E’ uno scandalo enorme, ma Gino e Stefania vanno contro tutto e tutti. Tra alti e bassi, la relazione va avanti fino al 1968, quando Stefania decide di troncare definitivamente.

Dopo gli anni dell’innamoramento e della passione, ci sono state altre donne, altri uomini e altri figli nella vita di entrambi. Ma il legame tra loro è rimasto indissolubile. A 8 anni, infatti, Amanda va a vivere con il padre e sua moglie. Una famiglia allargata ante litteram.

“Io e Gino ora andiamo molto d’accordo – ha dichiarato Stefania Sandrelli in molte interviste, anche di recente – la passione che mi ha legato a lui mezzo secolo fa si è trasformata nell’ammirazione sconfinata per il suo talento”.