Mattia Bellucci non supera l’esame Damir Dzumhur. Nell’incontro valevole per il primo turno del torneo ATP di Cincinnati, secondo Masters 1000 in preparazione allo US Open di fine mese, il tennista bosniaco regola 7-6(7) 7-6(5), in due ore e ventiquattro minuti, l’azzurro e si guadagna la sfida dei trentaduesimi contro Carlos Alcaraz.
Bellucci inizia la partita subendo il break dopo aver condotto il gioco di apertura per 40-15 e non sfrutta la possibilità dell’1-1 prima di consegnare il 2-0 al rivale. Il lombardo tiene a 15 il turno di battuta del 2-1 ed entra così in partita, il bosniaco difende a 0 il punto del 3-1, e si procura anche la palla break, non sfruttata, del possibile 4-1. Il giocatore italiano tiene botta, annulla più volte le palle del secondo break e, nel momento della verità, strappa il servizio all’avversario per il 5-5. L’azzurro continua a provarci, non sfrutta il set point e si rifugia al tie-break. Il bosniaco parte bene e si porta sul 3-0, l’italiano reagisce con i punti del 3-3. L’equilibrio si rompe definitivamente nel finale quando il bosniaco vince tre punti di fila e griffa il 9-7 che chiude la prima frazione.
Bellucci inaugura la seconda partita con il break dell’1-0 ottenuto ai vantaggi sul diritto sbagliato del rivale. Dzumhur replica per l’1-1 capitalizzando gli errori del rivale. La partita prosegue nel rispetto dei turni di battuta fino a quando nel settimo gioco l’italiano rompe nuovamente l’equilibrio e firma il break del 4-3 capitalizzando il doppio fallo del numero 56 ATP. Il bosniaco non concede però spazio, con il passante di diritto incrociato timbra l’immediato 4-4 e nel decimo gioco non trasforma tre match point. Nessuno dei due riesce ad assumere il controllo delle operazioni e la logica conclusione è, nuovamente, il tie-break. Dzumhur ne indirizza l’andamento firmando quattro punti consecutivi dopo lo 0-1 iniziale e, al quinto match point, si aggiudica la sfida firmando il decisivo 7-5 sul diritto in rete di Bellucci.
Bellucci piazza 5 ace, commette 6 doppi falli e serve il 66% di prime palle di servizio. Il tennista italiano ottiene il 67% dei punti quando serve la prima palla e il 38% quando si affida alla seconda. Il giocatore lombardo mette a segno 24 vincenti, ma paga dazio alla miriade di errori gratuiti commessi, ben 71.