Maverick Vinales seen during Stop 06 of the MotoGP World Championship in Le Mans, France on May 12, 2025. Photographer Credit
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Maverick Viñales torna a parlare del suo passato in MotoGP e ammette di dover spesso ricordare a sé stesso i traguardi raggiunti per mantenere alta la motivazione, in un momento in cui fatica a imporsi stabilmente tra i protagonisti della categoria.

Il pilota spagnolo, oggi in forza al team Tech3 KTM, era stato indicato a inizio carriera come un potenziale campione del mondo. Il suo debutto con Yamaha nel 2017 fu fulminante: vittoria nelle prime due gare stagionali in Qatar e Argentina e, nel corso delle quattro stagioni complete da compagno di squadra di Valentino Rossi, riuscì a superare il nove volte iridato in classifica generale per tre volte.

Viñales ha chiuso il Mondiale al terzo posto in due occasioni, nel 2017 e nel 2019, battuto soltanto da Marc Márquez (Honda) e Andrea Dovizioso (Ducati). Tuttavia, la sua avventura con Yamaha si interruppe bruscamente a metà stagione 2021, dopo le accuse di aver volontariamente cercato di danneggiare il motore durante il GP della Stiria.

Il passaggio in Aprilia fu l’occasione per ricostruirsi una reputazione, ma solo nel 2023 riuscì a tornare al successo dopo tre anni di digiuno. Oggi, al volante della RC16, Viñales sta ancora cercando di ritrovare continuità nei risultati.

«A volte devo ricordare a me stesso che ho battuto Rossi, Jorge Lorenzo e Dani Pedrosa» ha raccontato a GPOne. «Ho combattuto con squali davvero grandi, ora è il mio momento. È passato tanto tempo dall’ultima volta che ho lottato stabilmente al vertice, ma so di poterci riuscire di nuovo. Le ragioni delle difficoltà sono tante: dal pacchetto tecnico alla competitività degli avversari. Per questo voglio continuare a credere in quello che faccio».