Il re dei «sorcini» non si ferma. Anzi, accelera. Renato Zero, 74 anni, ha conquistato il primo posto nella classifica degli artisti italiani per incassi da diritti musicali e concerti, lasciando alle spalle giganti come Vasco Rossi e Fedez (che pure diversifica molto più di lui). Il bilancio 2024 della sua etichetta indipendente, la Tattica srl, certifica un exploit: 17.862.000 euro di ricavi, contro i 13,8 milioni del 2023. Un’impennata che riporta Zero ai fasti pre-pandemia, e lo incorona come l’artista più redditizio del Paese.
È il risultato di un mix ben congegnato di vendite discografiche, sfruttamento online del catalogo editoriale e un tour in 14 città italiane, prodotto e curato in ogni dettaglio dalla sua società. Uno sforzo produttivo importante, che ha registrato numerosi tutto esaurito e ha avuto un impatto decisivo sui ricavi, anche se ha richiesto un investimento notevole, che ha compresso i margini.
Oltre al tour, hanno contribuito alla crescita del fatturato anche le vendite dei prodotti fonografici e lo sfruttamento online del repertorio: un settore su cui la Tattica ha investito in modo crescente, con ottimi riscontri. Nel bilancio compaiono anche due contributi a fondo perduto legati all’emergenza Covid, da 58.722 euro ciascuno, incassati nei primi mesi del 2024.
La sua è una squadra di famiglia: Renato Zero (il cui nome anagrafico è Renato Fiacchini) controlla il 75% della Tattica. Il resto è diviso tra persone fidatissime: il fratello Giampiero Fiacchini, che ne è anche amministratore (11,99%), l’avvocato Simone Veneziano (11,99%), il commercialista Nicola Napolitano e il nipote Francesco Scintu, entrambi con lo 0,51%.
A Giampiero è affidata anche la gestione della Zeromania, altra società legata all’universo Zero, di cui Renato oggi detiene solo una piccola quota (2,5%). Il 2024, però, è stato un anno negativo per Zeromania: il fatturato è crollato da 5,58 milioni a 133.448 euro, e l’azienda ha chiuso con una perdita di oltre 268 mila euro, dopo aver generato nel 2023 utili superiori ai 3,5 milioni.
Nel frattempo, Renato resta profondamente legato a Roma, dove possiede tre case, un ufficio, pertinenze e nuovi permessi edilizi, soprattutto nella zona della Camilluccia. I residenti lo avvistano spesso nei supermercati del quartiere, fedele a sé stesso, qualche chilo in più, ma sempre riconoscibile.
Anche la società del fratello investe nel settore immobiliare. E ora guarda al futuro con una nuova prospettiva: agganciare la crescita della Tattica ai piani di rilancio culturale promossi dal governo Meloni. Nella relazione al bilancio, Giampiero Fiacchini scrive apertamente che l’obiettivo per il 2025 è sviluppare una «programmazione in coerenza con i piani di rilancio nazionale previsti a livello governativo», con particolare attenzione alla produzione di un nuovo tour musicale dal vivo in varie città italiane. È un chiaro riferimento al Pnrr, il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, di cui anche il settore culturale e spettacolistico può beneficiare. Un’occasione che la Tattica sembra voler cogliere al volo, per trasformare l’exploit del 2024 in un nuovo primato nel 2025.