Reggio Emilia La “boutique della Vespa” – la definizione è di un cliente affezionato – rischia di scomparire, se non troverà un acquirente. Parliamo dell’Officina Moto MX Service 77 di via Adua 94 (in fondo verso via dell’Aeronautica), storico punto di riferimento per tutti gli appassionati del mondo Vespa. Il titolare Santino Giunco, 55 anni residente a Bagnolo, intende ritirarsi «per motivi personali», ma auspica che il punto vendita non sparisca.

«A Reggio siamo rimasti l’unico punto di riferimento. Il mio augurio è che qualcuno continui questa tradizione tutta reggiana. Un giovane era interessato, ma l’impegno economico per rilevare la società è notevole». Da qui l’appello di Santino: «Chi è interessato, un gruppo di soci o una cordata di imprenditori locali, si faccia avanti. Sono disposto a fare formazione a chi rileverà l’officina». Quest’ultima ha aperto i battenti nel 2011, quattordici anni fa, mentre il negozio è stato inaugurato nel 2020. «Siamo autorizzati a riparare i due ruote dai Ciao in su: scooter, moto enduro, moto da cross», prosegue il titolare.

Ma la vocazione specialistica è sulla Vespa: qui gli appassionati possono trovare tutti i ricambi possibili («ci riforniamo nei rivenditori autorizzati a Milano e in Germania»), riparare la Vespa ereditata dal nonno, trovare modelli d’epoca oppure occasioni da acquistare. E non si immagina nemmeno quanti siano gli appassionati dei modelli Piaggio.

«Abbiamo clienti che ci contattano e vengono appositamente da tutta Europa (Germania, Lussemburgo, Belgio), certi di trovare serietà, competenza e professionalità. Senza contare la clientela italiana proveniente da Venezia, Genova, Torino. Diversi meccanici sono in grado di riparare la Vespa, ma nessuno offre un servizio completo chiavi in mano (dall’assistenza alla riparazione fino al restauro totale) come facciamo noi – prosegue Santino – Avrei tanti aneddoti da raccontare. C’è chi la vuole personalizzata: un cliente volle rifarla tutta, lasciando però il volto di Augusto Daolio, il cantante dei Nomadi. C’è chi intende fare un viaggio fuori dal comune: abbiamo preparato una Vespa che andava a Capo Nord, serviva una revisione più che accurata. C’è chi la vuole restaurare affinché il modello acquisti valore sul mercato dei veicoli d’epoca. La Piaggio iniziò a produrle nel 1946 e ancora oggi esiste un commercio che non conosce crisi: di recente Ruote da Sogno ha venduto a un tedesco il numero 3 della famosa 98, il primo modello uscito dalla fabbrica, al prezzo di 170mila euro».

Tra i due ruote in esposizione Santino mostra due pezzi rari: «Quella bianca del 1953, quella gialla del 1970, che ha la mia età: tutti modelli iscritti nel registro storico dell’Fmi (federazione motociclistica italiana). Ci sono anche i reggiani che se la ritrovano nel garage di un parente defunto: di recente ne ho consegnata una del 1971 del valore di 15mila euro». Il restauro completo è un lavoro molto artigianale, che richiede pazienza certosina e tempo. «C’è una vasta gamma di aspetti da considerare: occorre controllare la meccanica, la carrozzeria, la zincatura, la cromatura, l’assetto e gli accessori. Per un restauro occorre minimo un mese. Perciò io sono sempre qui, anche al sabato pomeriggio o la domenica quando è chiuso, per occuparmi di ogni singolo dettaglio».

All’ingresso del negozio campeggia una Vespa rossa. «Era incidentata, l’abbiamo tagliata a metà, assemblata e messa in quadro: la Vespa è come il maiale, non si butta via niente». Non si pensi che la “febbre” dei fans Piaggio sia un settore di nicchia, che riguarda solo adulti nostalgici: è una passione trasversale a tutte le fasce di età. «Qui si presentano tanti giovani, dai 18 anni in su, che vogliono acquistare; ci si stupirebbe di quante persone vogliono entrare nel mondo Vespa. Né ci sono distinzioni di sesso tra gli appassionati: sono in crescita le donne, che amano un due ruote di stile e non così pesante come una moto».

Il mito Vespa è intramontabile e aggregante, come dimostrano le numerose iniziative svolte da Santino, partner del Vespa Club Reggio Emilia, la “tribù” nata nel 1952 in via Sessi. «Negli anni insieme al Club abbiamo organizzato parecchie gare: il trofeo Polini Italiana Cup, la 24 ore in Spagna, la 12 ore di Le Mans. Nel 2022 il “Vespa giro” delle provincia reggiana in occasione del 70esimo del Club; quando gruppi di altri Club passano da Reggio, si fermano sempre qui. Senza contare i viaggi in programma ogni anno: l’anno scorso siamo andati in Costiera Amalfitana e sul Passo dello Stelvio, al confine con la Svizzera». E ancora il Vespa Day, che si celebra in aprile, con le “regine” in esposizione. «Siamo un punto di riferimento per tutti i vespisti. Chi è interessato si faccia avanti. Mi auguro che la storia continui», conclude Santino.