L’Azerbaigian, l’Armenia e gli Stati Uniti hanno firmato uno storico accordo a Washington l’8 agosto, segnando progressi nel processo di pace nel Caucaso meridionale e aprendo una nuova fase nelle relazioni tra Stati Uniti e Azerbaigian. 

Durante una cerimonia trilaterale alla Casa Bianca, il presidente azero Ilham Aliyev, il primo ministro armeno Nikol Pashinyan e il presidente statunitense Donald Trump hanno partecipato a colloqui guidati dagli Stati Uniti volti a porre fine a oltre 30 anni di conflitto tra Armenia e Azerbaigian. 

Aliyev e Trump hanno firmato un Memorandum d’Intesa per istituire un Gruppo di Lavoro Strategico incaricato di preparare una Carta di Partenariato Strategico tra Azerbaigian e Stati Uniti. Aliyev ha definito la “Trump Prosperity and Peace Route” un’iniziativa rivoluzionaria per rimuovere ostacoli, favorire la connettività e creare opportunità di investimento, stabilità e prosperità in diversi Paesi.

Trump ha annunciato la revoca delle restrizioni decennali alla cooperazione nel settore della difesa con l’Azerbaigian, definendola “un grande affare”. Le restrizioni, previste dalla Sezione 907, erano in vigore dal 1992, un anno dopo che l’Azerbaigian aveva riconquistato l’indipendenza. La giornata ha visto anche un accordo di cooperazione tra SOCAR ed ExxonMobil e la firma di documenti che segnano progressi concreti nel processo di pace, compresi nuovi accordi sul Corridoio di Zangezur. La “diplomazia da gran maestro” di Aliyev nel contesto statunitense dovrebbe influenzare le tendenze politiche in tutto il Caucaso meridionale per molti anni a venire.

Iran: bene ma preoccupa intervento straniero

Il ministero degli Esteri iraniano ha accolto con favore l’accordo di pace tra Armenia e Azerbaigian mediato dagli Stati Uniti, ma ha messo in guardia contro il coinvolgimento straniero, in particolare ai confini con i due paesi. L’Iran accoglie con favore “la finalizzazione del testo dell’accordo di pace da parte dei due Paesi”, ma anche “esprime preoccupazione per le conseguenze negative di qualsiasi intervento straniero in qualsiasi modo e forma, specialmente in prossimita’ dei confini comuni”, ha affermato il ministero in una nota.

Centemero: “Un passaggio storico, risultato positivo per la pace nell’area del Caucaso ”

“La firma della dichiarazione, avvenuta alla Casa Bianca sotto l’attenta mediazione del presidente degli Stati uniti, Donald Trump, con cui il primo ministro dell’Armenia Nikol Pashinyan e il presidente dell’Azerbaigian Ilham Aliyev si impegnano a cessare immediatamente il conflitto, segna un passaggio storico verso la pace nella regione Caucaso meridionale. Un risultato positivo che normalizzerà l’area e permetterà di creare opportunità disviluppo sociale e crescita economica per territori e i loro popoli”. Lo dichiara in una nota il deputato Giulio Centemero, presidente della delegazione italiana presso l’Assemblea parlamentare del Mediterraneo (Apm – Pam) e presidente dell’organizzazione internazionale.