Marc Marquez ha conquistato sua nona vittoria in MotoGP sul circuito tedesco, la dodicesima in totale, dopo averne già ottenuta una in 125cc e altre due in Moto2. Solo Giacomo Agostini ne ha di più su una pista della Top Class, con le sue dieci sul circuito finlandese di Imatra. Lo spagnolo del team Lenovo Ducati ha già una sfida prefissata per il 2026, ma questa stagione ha già il sapore dei record.

Marc verso nuovi record

Il pilota di Lleida ha già superato “Ago” sotto un altro aspetto: se ad Assen lo ha eguagliato con 68 vittorie nella classe regina, in Germania lo ha superato. Sono 69… 20 in meno di Valentino Rossi. Pertanto, quest’anno non accadrà il sorpasso, ma potrebbe eguagliare i sette titoli del “Doctor” nella massima serie e i nove in totale. Fino a qualche anno fa sembrava impossibile mettersi alla pari con la MotoGP Legend di Tavullia, ma con il passaggio nel team factory Ducati tutto è diventato possibile. Con la Rossa si diverte, vince e stravince, sbaragliando letteralmente la concorrenza. A metà campionato vanta 83 punti di vantaggio sul direttore inseguitore Alex Marquez, a +147 su Pecco Bagnaia, terzo in classifica generale.

Forse è ancora presto per parlare di titolo MotoGP, ma sicuramente è sulla retta via. Solo uno sfortunato incidente di percorso potrebbe fermare il pluricampione di Cervera. “Per me questa vittoria è come la Nona Sinfonia, il capolavoro di Beethoven, l’Inno alla Gioia. Mi dà una gioia immensa; è un trionfo che significa molto, come quel brano musicale iconico“.

Podio in famiglia

Una vittoria ancora più gaudente con suo fratello Alex sul secondo gradino del podio, diretto avversario per il Mondiale sebbene non dia troppe preoccupazioni nella corsa al trono iridato. “Mio fratello ci ha sorpreso ancora una volta. È arrivato con la mano debole e ha comunque fatto una gara incredibile, un ‘Márquez’ in ogni tappa. Quando vedi un pilota dedicare 24 ore alla sua rimonta, sai che tornerà con adrenalina e forza. Per lui, questo secondo posto è come una vittoria“.

Il gap in classifica è rassicurante, ma non può far dormire sonni tranquilli. Marc Marquez non è ancora nella situazione di dover gestire e non è nella sua natura. “Questa volta preferisco pensare un po’ in negativo per rimanere più concentrato. Mancano 11 gare e può succedere di tutto, compresi gli infortuni. Lavoro meglio sotto pressione“.

L’evoluzione della sua Ducati GP25

Al contrario di Pecco Bagnaia, in preda a grandi difficoltà con l’anteriore della Ducati GP25, lo spagnolo è entrato subito in simbiosi con la moto. Un rapporto quasi osmotico che potrebbe migliorare ulteriormente macinando chilometri e nei prossimi test MotoGP. Qualcosa già è stato fatto a livello di setting, altri aggiornamenti tecnici sono in arrivo. “Da Aragon abbiamo fatto piccoli passi avanti, perfezionando l’assetto. Mi sento meglio, ma c’è ancora margine di miglioramento perché stiamo ancora imparando a conoscere il tecnico e lui già sa di cosa abbiamo bisogno“.

Foto Ducati Corse