Resta critica la situazione sul Vesuvio. A comunicarlo è la Protezione Civile della Regione Campania, che ha provveduto a richiedere, all’interno del Centro coordinamento soccorsi presso la Prefettura di Napoli, l’invio dell’Esercito per supportare le attività relative al presidio delle strade e alla realizzazione di piste di accesso, nonché al rifornimento di acqua con le autobotti.

Al momento il Dipartimento Nazionale ha inviato altri due canadair della flotta di Stato, che si sono aggiunti ai quattro già presenti e ai quattro elicotteri regionali, già attivati dalle 5 di questa mattina. Complessivamente, dunque, stanno operando nell’area vesuviana, 10 mezzi aerei. A rendere ancora più complessa la gestione della situazione sono le condizioni meteo sfavorevoli per l’aumento delle temperature: il Centro Funzionale della Regione ha, infatti, emanato un avviso per ondate di calore.

Sul posto, coordinati dalla Protezione civile campana, sono impegnati gli operatori della SMA Campania, i volontari della protezione civile regionale, i Vigili del fuoco, gli addetti della Città Metropolitana e della Comunità montana.

Gli altri fronti in Campania

Contemporaneamente all’incendio di Terzigno, in Campania, da questa mattina, la Protezione civile regionale sta intervenendo nello spegnimento di altri due incendi: a Mercato San Severino, in provincia di Salerno, dove è presente un elicottero della flotta regionale e a Frasso Telesino, in provincia di Benevento, dove è attivo un altro mezzo aereo della Regione. Nella sola giornata di venerdì, sul territorio regionale, si sono registrati oltre 50 incendi.

Sono 1.060 gli incendi boschivi che si sono verificati in Campania dal 15 giugno a oggi, ossia dall’inizio del periodo di massima allerta, che hanno tenuto impegnata la Protezione civile della Regione, che coordina le attività connesse all’antincendio e tutte le forze in campo.

La stima degli ettari bruciati, operata dalla stessa Protezione civile regionale, è di 2.568 ettari. Un patrimonio di inestimabile valore andato in fumo.

“Nel giro di poche ore si è concretizzato un vero e proprio disastro”

“Le immagini di venerdì sera provenienti dal versante boschese e terzignese del Vesuvio, ci hanno fatto ripiombare in un attimo in quel drammatico 2017 che tutti speravamo di non dover rivivere. Siamo più preparati di allora ma le dinamiche di un incendio sono talmente variabili che ieri nel giro di poche ora si è concretizzato un vero e proprio disastro. Grazie alle nostre squadre della Protezione Civile – Coordinamento Vesuvius che si sono adoperate e che tuttora operano da terra a supporto dei canadair per spegnere l’incendio. Monitoriamo costantemente l’evoluzione del vento sperando, che l’incendio non si propaghi al Somma e ai canaloni che incidono sul versante ottavianese, sommese e anche massese”. Così il sindaco di Massa di Somma Gioacchino Madonna in un post sui social. 

“Drammatico ciò che sta accadendo sul Vesuvio: Governo intervenga subito”

“Ciò che sta accadendo in queste ore sul Vesuvio è drammatico e necessita di un intervento immediato del Governo, che deve stanziare risorse per mettere in sicurezza le aree coinvolte da un incendio che sta minando l’ambiente e la salute di migliaia di famiglie e ristorare le aziende vitivinicole e agricole che sono andate distrutte: è una drammatica escalation che investe ambiente, salute pubblica e prospettive di sviluppo turistico della nostra regione, dunque non va perimetrata a un’emergenza prettamente locale”. Questa la richiesta di Alessandro Caramiello, capogruppo del Movimento 5 Stelle in Commissione Agricoltura alla Camera, che in una nota si è espresso sull’incendio che sta interessando il Vesuvio.

“Mi chiedo come mai, atteso che le prime fiamme si sono sviluppate il 5 agosto, a quattro giorni di distanza, non siano stati impiegati i mezzi e le risorse disponibili in modo più tempestivo per contenere subito la minaccia. Sarebbe stato necessario un intervento rapido, strutturale e coordinato per proteggere chi vive, lavora e frequenta queste pendici e per preservare un patrimonio ambientale unico. La filiera degli attori competenti ha il dovere di potenziare le risorse per sviluppare e rafforzare la rete di videosorveglianza nel Parco Nazionale del Vesuvio e incrementare i presidi delle forze dell’ordine, soprattutto nel periodo estivo, quando la vulnerabilità e la pressione sull’area aumentano. È indispensabile prevenire e contrastare azioni che possano favorire incendi, anche attraverso il controllo delle discariche abusive presenti sulle pendici, che potrebbero agire da detonatori, fattispecie che ho più volte denunciato”, aggiunge il deputato napoletano.

“È urgente accertare la matrice dolosa e agire con rapidità, trasparenza e rigore investigativo. L’immagine del Vesuvio che brucia è anche una cartolina negativa per il turismo estivo e provoca un grave danno ambientale e sanitario alle popolazioni coinvolte. Urge, dunque, un impegno immediato Governo-Regione e una strategia di breve, medio e lungo periodo che, accanto all’emergenza, ponga al centro la sicurezza, la salvaguardia del patrimonio naturale e una valorizzazione sostenibile del Parco, anche attraverso l’istituzione di una cabina di regia permanente, con tutte le componenti competenti per coordinare interventi, risorse e controlli e per garantire la massima trasparenza sugli esiti delle azioni intraprese. E, ovviamente, resto disponibile, nel mio ruolo parlamentare, a fornire contributo concreto per un percorso rapido ed efficace a tutela della sicurezza dei cittadini, del comparto agricolo e dell’integrità ambientale del Vesuvio”, conclude l’onorevole Caramiello.