Negli ultimi 12 mesi, il Molise ha registrato 62 richieste di informazioni sul fine vita attraverso il servizio gratuito “Numero Bianco” (06 9931 3409) promosso dall’Associazione Luca Coscioni, pari a un’incidenza di 22 contatti ogni 100.000 abitanti. Il dato evidenzia una crescente attenzione e necessità di supporto su temi delicati come eutanasia, suicidio medicalmente assistito, testamento biologico, interruzione delle terapie e sedazione palliativa profonda.

A rafforzare questa richiesta di tutele e risposte, il 14 aprile scorso è stata presentata in Consiglio regionale una proposta di legge dal titolo “Procedure e tempi per l’assistenza sanitaria regionale al suicidio medicalmente assistito ai sensi e per effetto delle sentenze n. 242/2019 e n. 135/2024 della Corte costituzionale”. Promossa dalla prima firmataria Alessandra Salvatore (Pd) e sottoscritta da rappresentanti di diversi gruppi politici, la proposta punta a colmare il vuoto normativo regionale offrendo procedure chiare, tempi certi e assistenza sanitaria qualificata a chi sceglie consapevolmente di porre fine alle proprie sofferenze.

La collaborazione con l’Associazione Luca Coscioni ha infatti permesso di definire un percorso chiaro sul fine vita anche in Molise, ispirato anche alle recenti normative di altre regioni italiane come la Toscana.

La proposta prevede che le ASL garantiscano un parere entro 30 giorni dalla richiesta, rispettando il diritto del paziente di poter cambiare idea in ogni momento. Viene inoltre riconosciuta la possibilità di accesso al suicidio assistito sia tramite autosomministrazione che somministrazione da parte di un medico, con partecipazione volontaria degli operatori sanitari ma obbligo per le strutture di assicurare comunque la procedura.

La discussione in Consiglio regionale è attesa con l’auspicio di un ampio consenso bipartisan. Come sottolineato da diversi firmatari, tra cui Vittorino Facciolla (PD) e Angelo Primiani (M5S), si tratta di una norma di civiltà e di un tema etico e di salute pubblica da affrontare con responsabilità e senza pregiudizi ideologici.

Nel frattempo, è partita da Campobasso la raccolta firme a sostegno di una proposta di legge nazionale promossa dall’Associazione Luca Coscioni, che mira a legalizzare tutte le scelte di fine vita, inclusa l’eutanasia. I volontari sono stati in piazza Municipio il 28 giugno per arrivare all’obiettivo di almeno 50mila sottoscrizioni.

L’iniziativa regionale e quella nazionale testimoniano un crescente impegno della società civile molisana e italiana nel garantire il diritto a una morte dignitosa, con tempi e procedure certi, nel rispetto della libertà individuale e della tutela della salute.