Risultati inferiori alle stime. Sono quelli con cui Wk Kellogg, il gruppo Usa oggetto dell’ultima importante acquisizione operata dall’albese Ferrero, ha chiuso il secondo trimestre 2025.

A pesare sui suo conti – dà conto l’agenzia di stampa RadioCor – “la debolezza della domanda per i suoi cereali, in un contesto di incertezza macroeconomica”.

Nel dettaglio, le vendite nette hanno registrato un calo dell’8,8% a 613 milioni di dollari, contro stime a 622,1 milioni.

La società ha registrato un utile per azione di 9 centesimi, ben al di sotto delle stime di 24 centesimi.

L’Ebitda si è attestato a 39 milioni (-48,7%), mentre l’Ebitda adjusted è pari a 57 milioni (-31,3%).

“Nonostante il difficile contesto operativo che abbiamo affrontato nel secondo trimestre, in continuità con l’inizio dell’anno, continuiamo a compiere progressi significativi rispetto alle nostre priorità strategiche di lungo termine, inclusa l’iniziativa di modernizzazione della catena di approvvigionamento”, ha dichiarato in una nota Gary Pilnick, presidente e amministratore delegato.

“Il nostro team resta concentrato sull’esecuzione dei piani per la seconda metà dell’anno e sulla costruzione del nostro futuro, mentre ci avviciniamo alla chiusura della fusione con Ferrero e all’ingresso in questo entusiasmante nuovo capitolo per Wk”, ha aggiunto Pilnick.

Risale al luglio scorso l’accordo comunicato da Ferrero per una operazione di acquisizione del valore di 3,1 miliardi di euro.