I giallorossi dimenticano il 4-0 subito dall’Aston Villa e chiudono il precampionato con un successo. Decide ancora l’argentino

Dal nostro inviato Andrea Pugliese

9 agosto – 18:26 – LIVERPOOL

Si chiude con una vittoria, ancora una volta marchiata Soulé. Ed è un successo forse anche sterile, ma che ci voleva eccome dopo la scoppola incassata contro l’Aston Villa. Stavolta, invece, la Roma torna a casa con un successo nella festa tra “cugini” di Liverpool, valida per l’inaugurazione del nuovo stadio dell’Everton, quell’Hill Dickinson che ha visto passare la Roma per 1-0 grazie alla rete nella ripresa di Soulé. Che continua ad essere una nota positiva, insieme a El Aynaoui, ancora dentro la grata. Bene anche Ghilardi, alla prima da titolare. Da rivedere, invece, Wesley, malino per l’ennesima volta Dovbyk.

gara a scacchi—  

Gasperini stavolta decide di alzare El Aynaoui tra i trequartisti, per provarlo esattamente dove giocava anche a Lens. E il marocchino anche questa volta ha riempito la partita, pur senza fare cose straordinarie. Si vede però che ha qualità e senso del gioco, al di là dei primi due tentativi, per quanto velleitari. Si gioca però in un ambiente quasi surreale, con oltre 50mila persone e solo i 500 tifosi della Roma a sentirsi forte. Gasperini si aspetta risposte da Wesley e Angelino, con il brasiliano in leggero miglioramento rispetto alle sfide con Lens e Aston Villa e lo spagnolo che si rende pericoloso alla fine del primo tempo con un tiro da fuori che si stampa sulla traversa. I ritmi non sono altissimi, si gioca spesso a rilento ed allora anche le uscite pressing alte dei braccetti sono meno pericolose di altre volte. A destra, tra i tre di difesa, Gasperini stavolta sceglie Ghilardi, che quando sale si fa sentire, ma se c’è da correre all’indietro un po’ fatica. E l’Everton? Non sembra squadra irreprensibile, al di là dell’infortunio che priva Moyes del terzino Mykolenko dopo appena 11 minuti di gioco. Barry ha l’occasione giusta per segnare ma la spreca malamente, poi prova a rifarsi da fuori, con Svilar che gli dice però di no. Per il resto poco o niente altro ancora.

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decide mati—  

Poi, nella ripresa, la partita diventa anche più interessante, quanto meno perché le occasioni arrivano. Ndiaye ne ha subito una ottima, sprecata al lato, poi è la volta di Gueye. Sembra una fiammata per l’Everton ma in realtà poi è la Roma a cambiare marcia, con un paio di buone occasioni sui piedi di El Aynaoui. Dopo un altro spunto di Ndiaye, è Soulé a colpire su assist di Mancini, sfiorando poi anche il 2-0 con un’altra azione personale. Poi ci pensa Svilar a salvare su Alcaraz, mentre Mancini ci prova nel finale di testa. Finisce così, con la Roma che se ne va a casa con la sesta vittoria in sette amichevoli.