“Jannik e Carlos stanno giocando in modo incredibile, sono i primi due al momento e stanno giocando meglio di chiunque altro, ma mai sottovalutare un terzo che arriverà a sfidarli”. Così, Daniil Medvedev, attuale n. 15 al mondo, ma ex n. 1, si è espresso in un’intervista al sito ATP, parlando della nuova rivalità tra Sinner e Alcaraz, che domina la scena – soprattutto negli Slam – dall’inizio del 2024, con sette successi (4-3 in favore dell’azzurro) in due.
Lo sa bene il moscovita, che ha incontrato i due avversari sin dalla giovanissima età, da quando lui era al vertice sino al loro arrivo e al passaggio di consegne – oramai avvenuto a pieno titolo – soprattutto con Novak Djokovic, ultimo rappresentante dei Big 3. “Si parla molto di questo: ‘Com’è possibile che nessuno si avvicini a loro?’ Carlos, quando aveva 17 anni, è arrivato nel Tour e tutti dicevano: “Come fa a colpire così forte? Posso allenarmi 10 ore al giorno e non riuscirei comunque a colpire così forte – ha detto Medvedev -. Quindi, quando ha quelle giornate in cui non sbaglia — e gli capitano spesso — per noi non c’è alcuna possibilità. Lo stesso vale per Jannik, è un giocatore davvero forte”.
Provare per credere, si direbbe. E l’ex n. 1 (primato raggiunto nel 2022), ha davvero pagato a caro prezzo l’ascesa dei due giovani. Con Alcaraz, classe 2003, ha sempre sofferto, tanto da essere sotto 6-2 nei precedenti. Di Sinner, classe 2001, invece è stato una sorta di nemesi fino al 2023: dopo aver vinto i primi sei incontri, però, il parziale recita 8-1 in favore dell’altoatesino.