Ieri si è concluso il mandato triennale dei vertici uscenti della sanità campana e questa mattina, prende il via ufficialmente l’era dei nuovi direttori generali. A Caserta, Gennaro Volpe si insedia alla guida dell’azienda ospedaliera “Sant’Anna e San Sebastiano”, mentre per Antonio Limone, nuovo numero uno dell’Asl provinciale, l’appuntamento è rinviato a lunedì a causa del mancato invio del decreto di nomina.
APPROFONDIMENTI
Per Volpe, in arrivo dall’ospedale “San Pio” di Benevento, la giornata è cominciata con una telefonata al suo predecessore Gaetano Gubitosa (trasferito un anno prima della scadenza naturale del contratto dall’ospedale di Caserta alla Asl Napoli 1) per raccogliere il testimone e riconoscere i risultati raggiunti dopo anni di difficoltà, tra commissariamento e vincoli del piano di rientro del debito sanitario.
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Consapevole del potenziale del nosocomio cittadino, Volpe ha confermato l’intenzione di puntare sull’umanizzazione delle cure come asse portante della sua gestione. Per questa sfida, intende avvalersi della collaborazione del medico Enzo Giordano, attuale responsabile dell’area epidemiologica, che potrebbe essere designato direttore sanitario dell’ospedale di Caserta. Già questa mattina, Volpe prenderà possesso del nuovo ufficio e inizierà il lavoro incontrando i vertici sanitari e personale.
L’attesa Diversa la situazione per l’Asl di Caserta, dove Antonio Limone (che lascia la guida dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno di Portici dopo venticinque anni, di cui nove da direttore generale e i precedenti da commissario) si insedierà solo lunedì. Nessun ripensamento da parte della Regione: fino a ieri sera il medico veterinario attendeva ancora il decreto di nomina, e riceverà direttamente la versione definitiva dell’atto per assumere l’incarico e ricevere le consegne dal direttore uscente Amedeo Blasotti. L’ordine dei medici
In attesa dell’ufficialità, non sono mancati i messaggi di augurio come quello dell’Ordine dei Medici Veterinari di Caserta, che esprime «le più sentite congratulazioni e i migliori auguri di buon lavoro” al nuovo digì dell’Asl di Caserta. Per il presidente dell’ordine professionale Sante Roperto la scelta di Limone «rappresenta non solo un riconoscimento delle competenze, della professionalità e delle qualità umane del collega, ma anche un segnale forte del valore sempre più centrale della professione veterinaria nella governance sanitaria. Si tratta di una svolta culturale che dà piena attuazione al paradigma One Health, fondato sull’integrazione tra salute umana, animale e ambientale. In questo scenario, il medico veterinario non è più soltanto presidio di sanità animale e sicurezza alimentare, ma figura chiave nella tutela della salute pubblica complessiva».
Una nomina dal significato particolare, per l’Ordine, «considerando la complessità gestionale di un’Asl e le sfide specifiche di un territorio articolato come quello casertano, che richiede competenze multidisciplinari e una visione integrata dei servizi sanitari». In assenza di ufficialità, Limone mantiene un doveroso silenzio istituzionale, pur avendo già pronte le scelte per la direzione sanitaria e amministrativa dell’azienda. Scelta che ciascun manager nominato dovrà compiere per definire la propria squadra.
Gli assetti
Il nuovo assetto regionale è frutto di una serie di conferme e rotazioni: Anna Iervolino resta alla guida dell’Azienda dei Colli e alla direzione sanitaria aziendale dovrebbe arrivare, proprio da Caserta, Angela Annechiarico. Nessun cambio al Cardarelli, dove Antonio D’Amore è confermato nel ruolo e manterrà accanto a sé Mario Mensorio. Alla Asl Napoli 3 Sud resta Giuseppe Russo, che potrebbe sostituire l’attuale dirigente Pasquale Izzo con una nomina femminile. A Salerno,
Gennaro Sosto dovrebbe confermare Primo Sergianni, mentre al San Pio di Benevento Maria Morgante manterrà Roberto Alfano come direttore sanitario. Nella Asl Metropolitana di Napoli, Gaetano Gubitosa potrebbe lasciare invariata la direzione sanitaria nelle mani di Mariella Corvino. Nessuna indicazione è trapelata sulle scelte di Ciro Verdoliva, per il Ruggi d’Aragona di Salerno, di Mario Iervolino, per l’Azienda ospedaliera universitaria Vanvitelli. Alla Asl Napoli 2 Nord Monica Vanni, potrebbe affidare la direzione sanitaria a Pasquale Di Girolamo Faraone (ex Vanvitelli). Concetta Conte che valuta la nomina di Emily Vozzella per l’Asl di Avellino mentre al Moscati, Germano Perito pensa di scegliere un direttore sanitario proveniente da fuori regione.
A Benevento, alla neo direttrice generale Tiziana Spinosa, potrebbe affiancarsi Marco De Fazio, chirurgo ed ex direttore a Caserta. Alla Federico II, Elvira Bianco sarebbe pronta a designare Edwige Cascone come nuovo direttore sanitario. L’unico manager non interessato a questa tornata di nomine è Rodolfo Conenna che resta saldamente alla guida dell’azienda ospedaliera Santobono, con un mandato chiaro: la realizzazione a Napoli est del nuovo e avveniristico polo pediatrico campano.
Resta ancora da chiarire un punto cruciale: la durata dei nuovi incarichi.
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La legge consente al Governatore di optare per mandati triennali o quinquennali e, pur in assenza di decreti pubblicati, sembra che De Luca abbia scelto di puntare sul quinquennio. Una decisione che non è solo amministrativa, ma anche politica: i nuovi direttori resterebbero in carica per l’intera legislatura di un eventuale nuovo governatore, il che significa che il probabile candidato alla successione del centrosinistra, Roberto Fico, dovrà convivere con i vertici della sanità scelti da De Luca, che nella trattativa per sostenerlo (oltre alla segreteria regionale per il figlio Piero e alla candidatura in lista e al ruolo di presidente del consiglio regionale per sé) intende anche mantenere un ruolo diretto nella scelta del prossimo assessore alla Sanità regionale.