Nelle scorse ore. Paolo Bonolis ha rilasciato un’intervista per Il Correrie della Sera durante la quale, tra le altre cose, ha confermato la sua presenza in alcune puntate della nuova serie e de I Cesaroni con il suo grande amico Claudio Amendola.

In un’intervista lunga e misurata pubblicata su Il Corriere della Sera, Paolo Bonolis ha fatto il punto su alcuni temi che da anni lo tengono sotto i riflettori: la separazione da Sonia Bruganelli, la curiosità morbosa del pubblico, il suo ruolo in trasmissioni popolari e, naturalmente, la televisione italiana di oggi.

Paolo Bonolis e Sonia Bruganelli: un capitolo ancora sotto i riflettori

La separazione fra Bonolis e Sonia Bruganelli — coppia nota e osservata dello show business italiano dopo oltre vent’anni insieme e tre figli — continua ad avere riverberi mediatici. Oggi Sonia è legata ad Angelo Madonia, ex ballerino professionista di Ballando con le Stelle, e la vita privata della famiglia resta oggetto di attenzione. Interpellato sul rapporto con la platea curiosa e talvolta invadente, Bonolis non ha usato mezze parole:

“Un certo pubblico è morboso. La mia risposta è l’indifferenza. Chi si nutre di vite altrui evidentemente ha degli irrisolti. Dispiace per loro.”

La frase arriva netta, quasi a voler chiudere un capitolo di pettegolezzo con la serenità dell’uomo che ha imparato a convivere con la notorietà.

Durante l’intervista non sono mancati i classici siparietti su proposte e progetti televisivi: quando gli chiedono se accetterebbe di partecipare a Ballando con le Stelle (la sua ex moglie Sonia Bruganelli è stata una delle protagoniste della scorsa edizione), Bonolis ha riposto con ironia

“Ma siamo matti? Ho un ginocchio che vive di vita propria.”

La battuta fotografa bene il tono dell’ex mattatore Mediaset: pronto a giocare, ma con i piedi ben piantati nella realtà del suo corpo e del suo tempo.

Sulla sua presenza nella giuria di Tu sì que vales, chiamata da Maria De Filippi, il conduttore si è mostrato invece soddisfatto:

“Ecco, un’altra variazione Goldberg sul tema. Maria De Filippi me l’ha chiesto con molto fervore e io mi sto trovando molto bene.”

Parole che sottolineano una collaborazione professionale serena e la fiducia nell’approccio della collega, senza clamori né eccessi.

Uno dei passaggi più riflessivi dell’intervista riguarda lo stato della televisione generalista. In tempi in cui streaming e nicchie digitali sembrano fagocitare tutto, Paolo Bonolis ha preso difese del servizio pubblico e dell’intrattenimento popolare:

“Mi sembra la speranza di alcuni che hanno nei confronti della tv generalista un’alterigia intellettuale. La tv non è un obbligo per nessuno. C’è una clientela che vuole solo informazione, conoscenza, ricerca ma ce n’è anche chi cerca leggerezza e disimpegno. C’è bisogno di scrostare l’esistenza dalle circostanze talvolta difficili. La tv generalista nella sua accezione ludica è una sorta di anticalcare.”

Un’immagine efficace: la televisione come strumento che, tra serietà e leggerezza, può “pulire” la routine, offrendo un sollievo e un momento collettivo di svago.

E infine sulla domanda che prima o poi ricompare per ogni big della tv italiana, ovvero se rifarebbe il Festival di Sanremo, anche qui Bonolis non chiude del tutto la porta, ma pone una condizione precisa:

“Dipende dalle circostanze. Lo feci nel 2005 e nel 2009 quando c’erano le opportunità di costruire una direzione artistica di quello che presumo debba essere un evento televisivo. Oggi, secondo me, non c’è questa possibilità e lascio che venga fatto bene da quelli che lo stanno facendo ma non è come lo farei io.”

C’è insomma rispetto per il festival, ma anche la consapevolezza che certe scelte di contesto e libertà creativa sono decisive: senza quelle, Bonolis preferisce osservare da spettatore piuttosto che cimentarsi.