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Il segreto dietro alla rinascita del marchio MG sta tutto nel motore. Ecco di quale si tratta.
Per anni le sue auto sono sparite dalla circolazione, o meglio sono diventate appannaggio di una ristretta cerchia di automobilisti avvezzi all’argomento, ma ultimamente sono tornate a popolare anche le strade d’Italia grazie ad una partnership che ha aiutato il marchio a rilanciarsi fornendogli il motore. MG forse non sarà conosciutissimo ai più, però la sua storia è lunga e gloriosa. Nata nel lontano 1924 per volere di Williams Morris, fissò la sua sede nella città inglese di Oxford prima di trasferirsi a Birmingham con il nome di Morris Garages.
MG, che motore montano queste vetture? Il segreto che si cela dietro la rinascita del brand (MG) – Reportmotori.it
Dopo diversi passaggi di proprietà e fusioni con altre realtà , si trovò a far fronte alla crisi dell’industria dell’auto britannica a fine anni ’60, ma il successo dei suoi due modelli cardine, la Midget e la MGB, le permise di sopravvivere almeno fino al 1972, quando smise di esistere come identità indipendente e di restare solamente un brand legato al Gruppo Leyland. Dopo ulteriori difficoltà la rinascita avverrà un decennio dopo specializzandosi in vetture sportive come la MG Metro, la Maestro o la Montego.
MG salva grazie alla SAIC, cinesi anche i motori
Entrata nel Gruppo MG Rover e poi salvata dalla Nanjing Automobile è di fatto diventa cinese. Il passo successivo e l’ulteriore rafforzamento si verificherà nel 2007 quando lo stesso brand del Dragone verrà acquisito dal colosso Saic Motor, un vero riferimento sul territorio. Grazie all’ingresso di nuovi fondi tra il 2010 e 2011 MG ha vissuto una seconda giovinezza. Nuovi progetti, un’immagine moderna, compreso un cambio di logo, e il mantenimento del reparto di ricerca e sviluppo nel Regno Unito, metteranno le basi per la cavalcata successiva.
Primo modello costruito nel rinnovato stabilimento di Longbridge, la MG TF 85Th Anniversary Edition in 200 esemplari. Da quel momento faranno il debutto sul mercato la berlina MG6, l’utilitaria MG3 e la berlina media compatta cinque porte MG5. La GS del 2014 segnerà l’esordio tra i crossover con piattaforma modulare sviluppata dalla SAIC. Smantellate le linee produttive nella fabbrica inglese, sono stati tuttavia mantenuti in vita il dipartimento di ricerca e quello di produzione dei propulsori.
MG salva grazie alla SAIC, cinesi anche i motori (Ansa) – Reportmotori.it
Ovviamente targati SAIC con l’impiego di 400 persone tra progettisti e ingegneri. Proprio da lì è partito lo studio per l’unità plug-in hybrid con turbo benzina 1,5 litri e per quella elettrica da 16,6 kWh.