BYD EPT3, furgone elettrico compatto di produzione cinese, è stato convertito in una piccola ambulanza elettrica. Quattro veicoli sono stati recentemente consegnati alle strutture sanitarie delle isole Egadi e di Pantelleria, dove sono stati adattati per rispondere alle esigenze del servizio sanitario locale.
Tradizionalmente utilizzato da artigiani come elettricisti e idraulici, da commercianti e corrieri urbani, BYD EPT3 si presta facilmente a configurazioni personalizzate. In questa occasione, l’allestimento ha previsto l’integrazione completa di tutti i presidi sanitari indispensabili per il soccorso e il trasporto dei pazienti. L’iniziativa è parte di un progetto finanziato con le risorse del PSN, nell’ambito del programma “Isole Verdi”, che punta a trasformare le piccole isole italiane in laboratori di innovazione sostenibile, promuovendo modelli di sviluppo “100% verdi” e autosufficienti.
Ambulanze BYD EPT3 con autonomia da 230 km
Il furgone elettrico della BYD ha un’autonomia di 230 km. Sebbene possa sembrare limitata, è adeguata al contesto insulare: le distanze e i tragitti sono brevi e le velocità moderate. La batteria da 44,9 kWh può essere ricaricata al 50% in soli 30 minuti tramite ricarica rapida in corrente continua (DC), mentre per una ricarica completa al 100% occorre circa un’ora.
Tre delle quattro ambulanze elettriche in servizio alle Egadi
In assenza di urgenze, la ricarica tramite wallbox da 6,6 kW richiede poco più di 5 ore. Il motore ha una potenza di 35 kW. Grazie all’abbondante irraggiamento solare tipico di queste latitudini, è possibile sfruttare energia fotovoltaica pulita e a basso costo per l’alimentazione.
Le nuove mini-ambulanze sono equipaggiate con tutti i dispositivi sanitari essenziali: barella, erogatori di ossigeno medicale, sistema di aspirazione dei gas, climatizzazione anteriore e posteriore, e vano dedicato per monitor defibrillatore/multiparametrico. Saranno impiegate per il trasporto dei pazienti verso le strutture sanitarie e in situazioni critiche verso le elisuperfici. Inoltre, supporteranno attività domiciliari integrate con servizi di telemedicina.
Piccole ma funzionali alla viabilità isolana
Dall’azienda sanitaria sottolineano che «le dimensioni particolarmente contenute garantiranno le esigenze di mobilità nelle piccole isole, adattandosi ad una viabilità particolarmente stretta e complessa, come quella delle isole di Levanzo e di Marettimo».
L’iniziativa, realizzata dal responsabile dell’emergenza territoriale ed isole minori Mario Minore, si è chiusa in meno di un anno. «Il progetto Isole Green – spiega il commissario straordinario dell’Asp, Sabrina Pulvirenti – è un esempio virtuoso di come le risorse pubbliche possano essere utilizzate per coniugare progresso tecnologico, tutela dell’ambiente e miglioramento dell’assistenza sanitaria, specie in aree che necessitano di particolare tutela, quali le isole minori». Transizione energetica e anche digitale grazie ai servizi di telemedicina.
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