Lucia Bronzetti (X/@federtennis)
Oggi entra nel vivo l’Open di Cincinnati con le partite di Lorenzo Musetti, contro i francese Bonzi, che ha già eliminato Arnaldi, e Sinner, contro il colombiano Galan. Si comincia alle 17 di oggi e poi a seguire.
Ieri intanto hanno vinto Nardi e Bronzetti, mentre Bellucci ha dovuto cedere, dopo una lunga battaglia, al bosniaco Džumhur, con il quale in passato ha anche litigato (Madrid).
Nel tabellone femminile, Lucia Bronzetti ha firmato una rimonta di grande carattere battendo Zhu Lin 6-7, 6-2, 7-6, al termine di un match durissimo sia dal punto di vista tecnico che fisico. L’azzurra ha iniziato in salita, cedendo il primo set al tie-break, ma ha dominato il secondo sfruttando un calo dell’avversaria, per poi imporsi nuovamente al tie-break decisivo.
Bronzetti ha messo a segno 8 ace contro i 6 della cinese, mantenendo percentuali solide sia sulla prima (66% di punti vinti) che sulla seconda (55%). In risposta ha saputo sfruttare le sue occasioni (6 break su 15) e ha chiuso con più punti totali dell’avversaria (126 contro 115). Zhu Lin, pur con un ottimo 75% di prime in campo, ha faticato sulla seconda (42% di punti vinti) e in risposta ha raccolto meno nei momenti chiave. L’italiana ha vinto più giochi complessivi (19 contro 15) e ha mostrato una maggiore tenuta nei parziali lunghi, conquistando così una vittoria che pesa per fiducia e classifica.
Nel primo incontro dei 64esimi di finale, Luca Nardi ha superato Thiago Agustín Tirante in due set (6-4, 7-6), in una sfida equilibrata soprattutto nel secondo parziale. L’azzurro ha costruito la vittoria sulla solidità al servizio: pur con 6 doppi falli, ha messo a segno il 64% di prime e vinto il 70% dei punti su questa soluzione, con un rendimento ancora migliore sulla seconda (75%). In risposta ha saputo capitalizzare le occasioni (4 break su 10) e si è aggiudicato l’unico tie-break della partita. Tirante, penalizzato da un modesto 48% di prime e da 8 doppi falli, ha comunque tenuto il passo con 5 ace e un 69% di punti vinti sulla prima, ma ha sofferto nei momenti decisivi, chiudendo con 68 punti totali contro i 79 di Nardi.
Molto più combattuto e lungo il match tra Mattia Bellucci e Damir Džumhur, vinto dal bosniaco 7-6, 7-6. Entrambi hanno offerto percentuali alte al servizio (66% per Bellucci, 68% per Džumhur) e percentuali simili di punti vinti con la prima (67% vs 70%). L’equilibrio è stato rotto nei tie-break, entrambi vinti da Džumhur, che ha saputo sfruttare meglio la seconda di servizio (52% di punti vinti contro il 46% dell’italiano) e mantenere un rendimento costante in risposta (43 punti conquistati contro 39). Bellucci ha avuto più chance di break (11 contro 7) ma ne ha convertite solo 3, stesso numero del rivale. Nel computo totale, Džumhur ha prevalso con 106 punti vinti a 96, segno di un match deciso su pochi dettagli.