Cinquemila euro per una rosa: no, non stiamo parlando di nuovi rincari nel settore florovivaistico ma di una multa record inflitta dalla polizia locale di Mogliano Veneto a un venditore di rose abusivo. La storia di “Rosario”, questo il soprannome con cui il cittadino di origini indiane viene amichevolmente chiamato, ha aperto un vero e proprio caso in città tra chi prende apertamente le sue difese e chi invece sostiene che la multa da 5mila euro sia giusta in quanto da anni l’uomo vendeva rose senza licenza.

La vicenda ha avuto inizio sabato sera, 19 luglio, all’esterno del Caffè Goppion di via Don Bosco. Rosario stava provando a vendere una rosa a una coppia fuori dal locale quando è stato avvicinato da un agente della polizia locale. Sprovvisto di certificazione fiscale il venditore abusivo si è visto staccare una sanzione record: 5mila euro per mancata licenza. Quando commercianti ed esercenti del centro sono venuti a sapere della notizia si sono mobilitati in soccorso di Rosario e ora c’è già chi parla di una colletta per aiutare il venditore a pagare la maxi multa. Comune e polizia locale spiegano che il venditore era già stato avvisato più volte di procurarsi una licenza. Dal giovedì alla domenica chi frequenta pizzerie e locali di Mogliano ha avuto più di un’occasione per conoscerlo. Sabato scorso, alle ore 22, il controllo della polizia locale che l’ha incastrato. Ai vigili è andato il plauso del vicesindaco Muraro che ha sottolineato come gli agenti abbiano agito nel pieno rispetto della legalità. A Mogliano però non tutti la pensano così e la storia di Rosario ha spinto più di qualcuno a mobilitarsi per aiutarlo a pagare la multa prima che i ritardi nel pagamento facciano lievitare ancora di più la cifra della sanzione.