ERTO. Si “è fatto” gli auguri con un post, semplice sui propri canali ufficiali.
Una bella foto di lui impegnato mentre affronta un’escursione tra le sue montagne, due bastoni di legno in mano e un gran sorriso. Il testo? Quattro semplici parole: “E oggi sono 75”.
Mauro Corona, scultore, scrittore, alpinista e personaggio televisivo, compie 75 anni, essendo nato il 9 agosto 1950 a Baselga di Piné, dove papà Domenico, detto “Meni” e mamma Lucia “Thia” Filippin si erano trasferiti per lavorare, visto che il paese d’origine della famiglia, Erto e Casso, non offriva grandi possibilità.
In Trentino resterà per sei anni, per poi fa rientro in quel piccolo comune sparso che sorge al confine tra le province di Pordenone e Belluno, che verrà spazzato via dall’ondata del Vajont nel 1963, al pari di Longarone, quando Corona aveva appena 13 anni. La sua famiglia non subisce alcuna perdita, ma viene comunque sfollata e il tragico evento segna per sempre l’esistenza anche del giovane Corona.
Alpinista di livello internazionale (ha aperto oltre 300 vie sulle Dolomiti) e scultore, negli anni ’90 ha iniziato anche la carriera da scrittore: ad oggi sono 40 i libri pubblicati da quello che è diventato un autore seguito e apprezzato, per i temi trattati e per lo stile, anche all’estero.
Diventato anche personaggio televisivo, ospite fisso delle trasmissioni “Cartabianca” ed “E’ sempre Cartabianca”, ad aprile è stato ospite di “Verissimo” e, durante la trasmissione, si è raccontato a trecentosessanta gradi, parlando della sua dipendenza dall’alcol, della paura della morte.
Quella fu anche l’occasione per presentare il docu film “La mia vita finché capita”, che esplora la sua filosofia di vita, con monologhi, interventi fuori campo e i contributi di grandi amici dell’artista, quali Erri De Luca, Davide Van De Sfroos e Piero Pelù.