di
Roberta Merlin

La stagione sottotono in una delle mete storiche del Veneto, un tempo amata dai locali (Padova e Vicenza): «Quest’anno mancano all’appello le famiglie della zona». Il ristoratore: «Occorre modernizzarsi»

È la prima settimana di agosto e il sole splende lungo il litorale veneto. Molti hanno lasciato uffici e fabbriche per godersi le ferie. Eppure, nelle spiagge di Sottomarina, a due passi da Chioggia, ombrelloni vuoti e lettini accatastati si contano a iosa.
A pochi passi da una delle spiagge centrali, lungo il viale del mare, dove un tempo, nel cuore dell’estate, era impossibile trovare parcheggio (mentre giovedì i posteggi liberi erano più di uno), c’è un bar-pizzeria: la titolare, dopo anni come dipendente nei locali del mare, ha deciso quest’anno di prendere in gestione un’attività tutta sua. «Non c’è quasi nessuno oggi, eppure siamo nel mese per eccellenza delle ferie – commenta sconsolata la ristoratrice davanti ai tavolini vuoti – Abbiamo preso in gestione questo locale a ridosso della spiaggia, fiduciosi che la stagione andasse come al solito. E invece, complice forse anche il maltempo e le previsioni meteo sfavorevoli, non c’è stato tanto movimento. Si lavora un po’ il sabato e la domenica, ma non è sufficiente per tenere in piedi un’attività. Sembrano mancare proprio i turisti ‘mordi e fuggi’, quelli che trascorrono una giornata al mare. Di conseguenza, anche se i nostri prezzi sono più bassi rispetto alla media, se manca la gente in spiaggia, anche i bar e i ristoranti non lavorano».

«I turisti stranieri ci sono, mancano le famiglie venete»

«È agosto, ma sembra ancora inizio luglio – racconta Martina davanti al suo bazar, dove vende giochi per bambini e costumi da bagno – I turisti stranieri ci sono, ma le famiglie venete si vedono meno rispetto agli altri anni. Ma soprattutto, quelle che arrivano in spiaggia scelgono le spiagge libere, si portano il panino da casa ed evitano di comprare gonfiabili, palette e secchielli per i bambini. Sono insomma meno disposte a spendere».
«La gente in spiaggia è meno, ma sicuramente è aumentato il numero di chi sceglie di posizionarsi sulla battigia e occupare le spiagge libere – fa notare Salah, commerciante di vestiti, presente da anni con il suo bazar a pochi passi dal mare – Fino a qualche anno fa, non c’era più nessuno che rinunciava a lettini e ombrelloni per stare sotto il sole cocente. Invece, ora lo fanno anche molte famiglie con bambini piccoli». Basta, in effetti, guardarsi un po’ intorno: bar, ristoranti e parcheggi raccontano un calo di presenze legato proprio alla scelta di passare la giornata al mare da parte di famiglie e giovani in pausa da studio e lavoro. Ma dove sono finiti i turisti?



















































Meno 15 per cento di presenze

«In realtà i turisti ci sono, soprattutto tedeschi e polacchi, ma mancano i giornalieri, le famiglie venete, qui soprattutto padovani e vicentini, che durante l’estate decidono di trascorrere la giornata al mare – spiega il presidente delle spiagge di Sottomarina e Isola Verde, Giorgio Bellemo – Queste famiglie rappresentano la parte più importante dell’indotto del litorale. Di conseguenza, attualmente le spiagge di Sottomarina stanno registrando un calo delle presenze del 15% rispetto agli anni passati». Va ancora peggio per Rosolina, in provincia di Rovigo, dove, secondo i primi dati dei balneari, si parla di 30 mila presenze in meno da maggio a luglio. Una crisi che ha portato molte attività, come bar e ristoranti, a ridurre il personale nel tentativo di contenere i costi. Se, però, la crisi delle presenze è evidente in molte spiagge frequentate dal ceto medio, per le strutture più lussuose e costose non sembra esserci lo stesso calo.

Un turismo diverso

«Il turismo è cambiato rispetto agli anni ’90, ma molti proprietari di strutture, alberghi e anche stabilimenti balneari, continuano a lavorare con le stesse modalità, pretendendo gli stessi numeri di un tempo – spiega Emanuele Tiozzo, ex albergatore e oggi gestore di un bar-ristorante sul lungomare di Sottomarina. Non ci sono più le famiglie che arrivano da Milano il primo agosto e restano un mese al mare. Ad agosto, le famiglie scelgono altre località per le ferie. Per rispondere a questa nuova tendenza e riempire il nostro litorale, è necessario ammodernare le strutture, introdurre nuovi servizi per attrarre turisti stranieri. Perché un russo o un inglese dovrebbe scegliere Sottomarina per le ferie se nelle strutture non si parla la loro lingua? Io, ad esempio, nel mio chiosco ho rinnovato l’ambiente e introdotto un menù fusion, e sto lavorando molto bene con giovani e turisti».

Intanto Chioggia cresce

Se Sottomarina registra un calo di turisti giornalieri, Chioggia, al contrario, segna un vero e proprio boom di presenze. Merito delle numerose iniziative serali, delle campagne social con l’ingaggio di influencer molto seguiti, ma anche dei set cinematografici che hanno scelto la città per girare film e pubblicità. Chioggia, ormai conosciuta come ‘la piccola Venezia’, sta vivendo un periodo florido sul fronte del turismo.
«Il centro storico alla sera è sempre pienissimo – conferma il presidente dei balneari di Sottomarina – Bar, ristoranti, bacari e, di conseguenza, anche le altre attività commerciali sono molto soddisfatte dell’indotto che stanno portando. Non solo il turismo legato a Venezia, ma anche le presenze dei locali che scelgono Chioggia per trascorrere non solo serate, ma anche interi pomeriggi alla scoperta della città».


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8 agosto 2025 ( modifica il 9 agosto 2025 | 14:08)