Cesserà la Rai di essere considerata il bottino di guerra di chi vince le elezioni? Sparirà la Commissione di Vigilanza, ultimo residuo del Minculpop?
Teoricamente sì, perché dall’altrieri è entrato in vigore l’European Media Freedom Act, «una nuova serie di norme per proteggere l’indipendenza e il pluralismo dei media». L’Emfa è uno strumento legislativo ambizioso, volto a promuovere la libertà dell’informazione nell’era digitale e a proteggere i giornalisti dagli spyware. Il regolamento impone ai membri della U.E. che i servizi pubblici dispongano di risorse certe e siano indipendenti dallo Stato, vietando qualsiasi forma di ingerenza nelle decisioni editoriali.

Come la mettiamo con la Rai, dove la maggioranza dei consiglieri di amministrazione e l’a.d. vengono scelti da chi governa? Dove la logica spartitoria rappresenta ancora il fondo stupido e cieco della politica.
Senza pruriti moralistici, osserviamo come l’assalto al fortino di Viale Mazzini sia stato causa di infiniti guasti, di perdita di credibilità, di erosione delle competenze. E non si scorgono segnali di cambiamento.



















































Ancora una volta, l’Italia rischia una procedura di infrazione europea, a cui autorevoli membri della maggioranza fanno spallucce, così com’è successo con i balneari. Tanto, al rimedio che cura, preferiamo sempre il sotterfugio che aggrava (le tasse).

10 agosto 2025