di
Marco Bonarrigo

L’azzurro ha la meglio nello sprint finale e fa un importante passo in avanti per la maglia verde

Due grandi risultati con una sola volata: la seconda vittoria di tappa al Tour de France e un passo avanti importante per la maglia verde della classifica a punti, respingendo l’attacco del famelico Pogacar. Il suo successo in uno sprint ristrettissimo a Valence Jonathan Milan se l’è davvero guadagnato, recuperando più volte il distacco dal gruppo di testa nella difficile prima parte del tracciato, schivando con grande bravura una caduta di gruppo a poche centinaia di metri dalla fine e poi pestando sui pedali con la potenza che solo lui può sprigionare.

Lo sprint di Milan per la maglia verde

Il friulano ha battuto nettamente il belga Meeus, il danese Andrersen e l’altro belga De Lie, tra i pochi sopravvissuti al crash che ha fatto male soprattutto a un’altra ruota veloce, l’eritreo Biniam Girmay. Ora il friulano conduce la graduatoria con 71 punti di vantaggio su Pogacar: con un paio di sprint vincenti sui traguardi volanti delle prossime due tappe (piazzati ben prima della prima salita) il Nostro dovrebbe essere a posto. «È stata durissima per le difficoltà altimetriche e per il meteo – ha detto Milan – ma la squadra mi ha dato una mano straordinaria. La maglia verde? È vicina e nello stesso tempo lontana. Il triplo passaggio su Montmartre a Parigi rende le cose molto più difficili per noi velocisti in una tappa che una volta era preziosa ma non pensate che io rinunci a provarci».



















































Immutata la classifica generale, con Pogacar che ha 4’15” di vantaggio su Vingegaard e che giovedì affronterà «la tappa regina con la salita (il Col de La Loze, ndr) più dura mai fatta in vita mia e anche quella dove ho fatto più fatica in passato».

23 luglio 2025 ( modifica il 23 luglio 2025 | 18:23)