Se a descrivere la stagione concertistica 2025 dello stadio Olimpico fosse una canzone, sarebbe “Perfect” di Ed Sheeran, oppure “Senza parole” del leggendario Vasco Rossi. Con 13 serate e il record nazionale di 80mila presenze in un solo evento, quella che si è appena conclusa è stata un’estate memorabile per l’impianto sportivo romano. Da Cesare Cremonini ai Pinguini Tattici Nucleari, da Ultimo al rapper Kendrick Lamar: a partire dal 14 giugno fino al 2 agosto, con circa un evento ogni 3 giorni, lo stadio Olimpico è stato il tempio della musica, con oltre un milione di spettatori totali.

I RECORD

La serata con più presenze, quella di apertura: il 14 giugno il cantante britannico Ed Sheeran, nella sua unica data italiana ha raccolto attorno a sé 80 mila persone. Facendo stabilire il record di presenze non per il solo Olimpico ma in generale per uno stadio in Italia. Un numero che si spiega con la particolare posizione del palco voluta proprio dall’artista britannico, che cantato al centro dello stadio, consentendo quindi la vendita di tutti i biglietti degli spalti, e tutta la capienza del prato. Di solito, invece, il palco viene allestito davanti la tribuna Tevere (dove è stato riposizionato subito dopo il concerto di Ed Sheeran). Una scelta adottata anche in passato dagli U2 e da Claudio Baglioni, sempre all’Olimpico, ma in entrambi i casi i posti non erano disponibili al 100% della capienza.

Una serata memorabile, quindi, quella del concerto di Ed Sheeran, a cui ha preso parte per un duetto anche l’artista romano Ultimo. Ed è proprio il giovane cantautore ad aver raggiunto un altro record: quello di 10 concerti all’Olimpico, a solo 29 anni. Un successo che lo stadio ha voluto celebrare appendendo nel tunnel dei campioni una maglietta autografa con il numero 10 e la dedica del cantate “Allo stadio Olimpico, il mio stadio del cuore”.

Da veterani del palco come Vasco Rossi al gruppo coreano Stray Kids alla loro prima data a Roma, l’Olimpico ha ospitato artisti di più generi, mobilitando fan di generazioni diverse. Se nei concerti dei Pinguini Tattici Nucleari si sono visti tantissimi bambini, con le star del k-pop lo stadio si è riempito di adolescenti. Età leggermente più alta per Marracash, Marco Mengoni e il rapper Kendrick Lamar. Mentre i 30-40 enni hanno ascoltato Cesare Cremonini e Ed Sheeran. Nessuna fascia di età, invece, per i fan di Vasco Rossi, che vanno dai 20 ai 70 anni, e più.

LA LOGISTICA

Ma dietro un grande evento, c’è sempre una macchina organizzativa che ha il compito di coordinare lo show senza intoppi. E anche da questo punto di vista, la stagione all’Olimpico si è chiusa senza incidenti. In meno di 45 giorni, 9 produzioni si sono alternate con i loro spettacoli sulla scena dell’impianto sportivo romano senza problemi. Oltre 500 tir hanno trasportato i vari allestimenti e coreografie di luci e video, con oltre 300 persone di volta in volta impegnate nella preparazione dello spettacolo. Per ogni concerto, oltre mille persone sono state coinvolte nell’organizzazione dell’evento. Un vero e proprio motore di intrattenimento ma anche una risorsa economica per la città.

L’INDOTTO

A differenza delle partite di calcio, infatti, gli spettatori dei concerti nella maggior parte dei casi vengono da fuori Roma, soprattutto se si tratta di date uniche come quelle di Ed Sheeran o Kendrick Lamar. Spettatori che, il più delle volte, approfittano delle date estive per una tappa a Roma, prenotando hotel e ristoranti.

E la prossima stagione non sarà da meno: sono già state annunciate, infatti, le date di Max Pezzali e Achille Lauro. Entrambe già sold out. Intanto, in attesa di nuovi cantanti (e nuovi spettatori) lo stadio si sta già preparando all’avvio della stagione calcistica. L’erba è già stata distesa. Si parte il 23 agosto, tra due settimane, con la sfida Roma-Bologna. Poi, tra pochi mesi, arriverà anche lo show del Sei Nazioni di rugby.


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