Quello tra gli italiani e la sanità, pubblica e privata, resta un rapporto complicato: la novità che non tutti sanno e nessuno vorrebbe scoprire.

L’avvicinarsi del Ferragosto viene vissuto come una vera e propria oasi nel deserto dalla maggioranza degli italiani, e non solo, trattandosi di una festività che coinvolge buona parte d’Europa e riguardo alla quale forse non tutto è chiaro.

Pur venendo considerata come la classica festività di mezza-fine estate, come un’occasione per staccare la spina dal lavoro per almeno 24 ore, a prescindere che le vacanze siano già alle spalle o meno, Ferragosto è infatti prima di tutto una festa religiosa.

Nel giorno di mezzo del mese centrale dell’estate si festeggia l’Assunzione al cielo di Maria. Si tratta quindi in tutto e per tutto di un giorno di chiusura totale delle attività pubbliche e private, assimilabile a Natale, Santo Stefano e Pasqua. Il che rischia di avere un impatto non indifferente sulla quotidianità dei cittadini, ingigantito dal fatto che si sia in piena estate.

Il concetto è insomma quello del “ferie+ferie” che potrebbe rendere molto difficile anche l’ottenimento di prestazioni primarie come quelle mediche. A Ferragosto le strutture private sono chiuse e anche riuscire ad ottenere un consulto dal proprio medico di base può trasformarsi in una chimera.

Medico di base a pagamento? L’incubo degli italiani prende forma

Che poi, come staranno pensando i cittadini più severi nei confronti del Sistema Sanitario Nazionale, non è che la situazione sia molto diversa nei giorni non festivi. Tra vacanze, scioperi e irreperibilità varie la classica e tradizionalmente rassicurante figura del medico di famiglia sta diventando sempre più irraggiungibile. Oltre che a pagamento.

Già, perché mettere mano al portafoglio anche quando ci si rivolge all’Asl sta diventando sempre più frequente e il riferimento non va solo al pagamento del ticket, bensì ad una quota “segreta” contenuta all’interno dell’Irpef.

SSN, spunta la spesa non deducibile - Stylology.itSSN, spunta la spesa non deducibile – Stylology.it (Foto X)
Altro che sanità nazionale gratis: spunta la spesa non deducibile

Tra le maglie dell’ineludibile imposta sul reddito delle persone fisiche c’è infatti una quota destinata proprio alle spese sanitarie. Si tratta di costi molto particolari e ai quali tutti noi speriamo di non dover mai ricorrere, ma che, per la serie oltre al danno la beffa, non possono neppure essere portate in detrazione a differenza delle altre spese mediche. Stiamo parlando delle consulenze medico legali.

Gli accertamenti medici che possono rendersi necessari per indagare sui motivi di un decesso e sulle condizioni del corpo delle persone decedute potrebbero infatti non essere deducibili per meri motivi fiscali, dal momento che la fattura emessa è intestata al tribunale e non a persone fisiche. Nulla cambia, invece, per fortuna, per tutte le restanti prestazioni effettuate in regime di SSN. Visite e accertamenti presso le strutture dell’Asl o convenzionate saranno soggette come sempre solo al pagamento del ticket, salvo ovviamente per chi ne fosse esente, mentre le prestazioni private, non deducibili, resteranno a pagamento.

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