Riproponiamo qui uno degli articoli più letti della settimana appena conclusa, pubblicato martedì 5 agosto.
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Sono state installate ieri, lunedì 4 agosto, al Regina Montis Regalis di Mondovì, le telecamere del nuovo impianto di videosorveglianza.
“La nuova misura – fanno sapere dall’AslCn1 -, installata nel rispetto delle norme sulla privacy, è stata adottata a tutela di tutto il personale sanitario operante nelle Strutture, sia come deterrente rispetto ad azioni che configurino violenze fisiche o verbali, sia per acquisire, quando necessario, materiale da sottoporre alle Forze dell’Ordine”.
Un tema molto sentito, come abbiamo raccontato in questi mesi sulla nostre colonne. La necessità di aumentare la sicurezza del personale sanitario in pronto soccorso era emersa, a seguito di alcuni episodi verificatesi a Mondovì e Ceva, segnalati dal NurSind Cuneo, attraverso il segretario provinciale Davide Canetti. Dopo un incontro, nell’autunno dello scorso anno, tra sindacati e AslCn1, era stato raggiunto un accordo, per aumentare la sicurezza del personale, con l’installazione di apposito impianto di videosorveglianza.
Ora, finalmente, le telecamere sono state installate nel pronto soccorso di Mondovì, ma anche in quello di Savigliano, mentre è in fase di complatamento l’installazione negli ospedali di Ceva e Saluzzo.
Come già spiegato il potenziamento degli impianti di videosorveglianza era stato previsto dal Governo che, nei mesi scorsi, ha pubblicato in Gazzetta Ufficiale il provvedimento (si tratta del decreto legge n.137/2024) con la previsione di “misure urgenti per contrastare i fenomeni di violenza nei confronti dei professionisti sanitari, socio-sanitari, ausiliari e di assistenza e cura nell’esercizio delle loro funzioni nonché di danneggiamento dei beni destinati all’assistenza sanitaria”.
La misura ha modificato gli articoli 380 e 382-bis del Codice di Procedura Penale, che ora prevedono l’arresto immediato in caso di flagranza per reati commessi all’interno o nelle pertinenze di strutture sanitarie o socio-sanitarie, residenziali o semi-residenziali, pubbliche o private, a danno di persone, esercenti, personale sanitario o socio-sanitario, o che arrecano danni a materiali e strumenti destinati al servizio sanitario.