Donald Trump sta valutando di riclassificare la marijuana come sostanza “meno pericolosa”, riaprendo un processo iniziato ma non concluso da Joe Biden. La possibile svolta sarebbe motivata dall’interesse per il settore, dagli studi sugli usi terapeutici e dalle pressioni di finanziatori legati all’industria della cannabis, molti dei quali hanno sostenuto economicamente la sua campagna. Durante una recente raccolta fondi nel suo club di golf in New Jersey, Trump ha discusso con investitori del settore, tra cui Kim Rivers, CEO di Trulieve, che lo ha spinto a favorire la ricerca terapeutica. Finora, però, la sua amministrazione ha fatto poco per l’industria, costringendo le aziende a strategie più aggressive, come sondaggi per mostrare il sostegno alla riclassificazione anche tra i conservatori.