di
Serena Palumbo
Il parlamentare di Alleanza Verdi e Sinistra Francesco Emilio Borrelli: «La proprietaria? È stata avvertita, ma pare abbia scelto di non tornare dalla villeggiatura prima del previsto»
Ha cercato fino all’ultimo di liberarsi dal guinzaglio che lo teneva legato a una cyclette. Un attrezzo ginnico posizionata nel vialetto all’aperto di una casa di Giugliano, in via Madonna del Pantano, per “mantenere” un cane. Sotto il sole rovente di agosto, da quando la padrona – stando alle prime ricostruzioni un’insegnate del posto – era partita per le vacanze. Ma, nonostante gli sforzi, il meticcio di tre anni «ce l’ha fatta solo a ribaltare la cyclette, senza però riuscire a sottrarsi dall’attrezzo ed è morto. La proprietaria? È stata avvertita, ma pare abbia scelto di non tornare dalla villeggiatura prima del previsto», spiega il parlamentare di Alleanza Verdi e Sinistra Francesco Emilio Borrelli raggiunto dal Corriere.
«Ieri, su segnalazione di Enrico Rizzi, ho scoperto che una donna era andata in vacanza, lasciando i suoi due cani in condizioni atroci», continua a raccontare Borrelli. «Uno era stato lasciato “libero” all’interno di uno spazio aperto dell’abitazione, consentendogli nelle ore di maggior caldo di ripararsi dal sole nei pochi luoghi all’ombra». Possibilità, quella di cercare zone fresche, non concessa all’altro cane, perché «era stato legato, con una corda cortissima, a una cyclette posizionata appositamente in prossimità del cancello. Un’area senza tettoie, che lo ha esposto per molte ore al giorno ai raggi solari».
Condizione dalla quale il cane ha ripetutamente cercato di sottrarsi.
«Sull’animale sono state trovate numerose ferite, che probabilmente si è provocato da solo nel tentativo di liberarsi. Ma nulla: è riuscito a capovolgere la cyclette, ma non a togliere il guinzaglio o il collare». Ed ecco che, così, è morto. Stando ai primi accertamenti, pare che fatali per l’animale siano state le alte temperature, che gli hanno causato un colpo di calore. Ma sarà l’autopsia, disposta per i prossimi giorni, a dare conferma. L’altro animale, invece, è stato tratto in salvo dalle Guardie Zoofile dell’Oipa e dalla Polizia Municipale intervenuta sul posto, dopo le segnalazioni dei vicini e del parlamentare. La padrona, che è stata denunciata, dovrà quindi rispondere del reato di maltrattamento. Ma, intanto, si indaga anche su un’altra figura: a essere incaricato dalla donna a prendersi «cura» degli animali, portando acqua e cibo, «pare sia un extracomunitario, pagato in nero, e che aveva anche il compito di ripulire il piazzale dagli escrementi. Ma i cani, al momento dell’intervento delle forze dell’ordine, sono stati trovati in condizioni igienico-sanitarie precarie», conclude Borrelli.
In ogni caso, «è obbligo di tutti i proprietari di animali di non lasciarli esposti al sole e in più legati a catena – ci tiene a specificare Nando Cirella, responsabile locale delle Guardie Zoofile dell’Oipa -. Purtroppo capita troppo spesso che proprietari di animali vadano in vacanza lasciando gli animali a casa, questa cosa se non gestita con figure addette a questo tipo di servizio può portare a gravi conseguenze. Com’è accaduto».
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10 agosto 2025 ( modifica il 10 agosto 2025 | 18:34)
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