L’ex coach ha parlato dei possibili sviluppi dell’altoatesino nelle prossime stagioni
Riccardo Piatti – Foto Ray Giubilo
Una stagione eccezionale finora per Jannik Sinner che poteva ancora più speciale. Il numero 1 del mondo ha vinto due Slam su tre nonostante la sospensione per il caso Clostebol ed è andato per tre volte a un punto dal vincere anche il Roland Garros in finale contro Carlos Alcaraz. Un rendimento fantastico, una continuità straordinaria che fa ben sperare per il futuro, come ha delineato l’ex coach Riccardo Piatti in un’intervista rilasciata a La Stampa: “Sinner ha fatto un grande passo avanti nell’ultimo anno, diventando competitivo anche sulla terra battuta. Nei prossimi sei o sette anni avrà l’opportunità di completare il Grand Slam, e io l’ho sempre pensato. A Parigi le quote erano più a favore di Carlos, a Wimbledon più di Jannik. Sono due stili e due personalità diverse, e va bene così. Entrambi sanno che ci sono tifosi che li sostengono e altri che preferiscono vederli perdere: fa parte dello sport”.
Sul finale di questa stagione: “Dopo Wimbledon, i migliori iniziano a pensare alle ATP Finals. Sinner e Alcaraz sono già qualificati da tempo per Torino, ma hanno ancora due obiettivi: vincere lo US Open e chiudere la stagione da numero uno del mondo. Il legame con Alcaraz? Sia Jannik che Carlos amano la competizione e traggono piacere dal mettersi alla prova l’uno contro l’altro ogni settimana. Aspirano a essere i migliori, ma senza ossessionarsi. Uno preferisce la vita all’aria aperta e le montagne, l’altro ama celebrare e stare in mezzo alla gente. Entrambi, però, hanno fatto sacrifici enormi fin da piccoli per arrivare dove sono, ed è giusto che ora si godano i risultati“.