Migliaia e migliaia di turisti, in pieno agosto, e intere giornate senza alcuna copertura sanitaria. A Villasimius, una delle località più rinomate della Sardegna, succede che il servizio di guardia medica turistica resti spesso e volentieri chiuso, costringendo chiunque abbia bisogno di assistenza, anche per semplici codici verdi, a riversarsi nei pronto soccorso di Cagliari e Muravera, a decine di chilometri di distanza. Un intasamento inutile per casi risolvibili in pochi minuti da un medico sul posto, che finisce per aggravare il carico sanitario, già messo a dura prova dall’afflusso estivo. E con una ricaduta diretta sull’immagine turistica: chi paga per un servizio così discontinuo, difficilmente torna. Non è un picco imprevisto, ma un copione che si ripete puntualmente ogni estate. A fare il punto, su Casteddu Online, è il dottor Luigi Cadeddu, medico di Villassimius, che smonta la definizione di “emergenza” per descrivere la situazione sanitaria nel Sarrabus e, più in generale, la carenza di medici in tutta l’Isola. “L’emergenza è una condizione negativa improvvisa, imprevista e inaspettata, che può comportare conseguenze gravi se non gestita immediatamente”, spiega.

“L’estate, invece, arriva ogni anno, il flusso turistico è prevedibile già da marzo o aprile, e la carenza di medici con i requisiti per la guardia medica turistica è un problema cronico e risaputo. Forse sarebbe ora di pianificare a febbraio o marzo l’assistenza sanitaria turistica, modificare le regole di ingaggio dei medici, implementare la telemedicina e coinvolgere i Comuni interessati dal turismo”. Un’analisi che fotografa bene il paradosso: in piena stagione, con il paese che triplica la popolazione, la guardia medica turistica è attiva solo in alcune giornate e solo in orario diurno, dalle 8 alle 20. La stessa ASL ha confermato ufficialmente l’attivazione “a singhiozzo” nella sede di Villasimius esclusivamente nei giorni 6, 8, 12, 13, 20, 22, 27 e 29 agosto 2025. Il servizio, rivolto alla popolazione turistica e a pagamento, garantirà soltanto visite ambulatoriali e prescrizioni. Nei giorni non coperti, di giorno e di notte, restano solo il 118 o le sedi di continuità assistenziale del distretto, lontane e difficili da raggiungere. Nemmeno i residenti sono esenti: il 14 agosto, dalle 10 del mattino alle 8 del giorno successivo, il punto guardia di Villasimius resterà chiuso per “carenza di medici”. Il risultato è un sistema sanitario locale messo in ginocchio nei giorni di massima affluenza e un danno di immagine che rischia di pesare sulle prossime stagioni turistiche.