Reggio Emilia, 10 agosto 2025 – “Caro Vasco, ho per te il diario del tuo vecchio amico Filiberto Degani”.
Una delle pagine del diario di Filiberto Degani; a sinistra Vasco Rossi
Un messaggio lanciato in una bottiglia, nello sterminato mare del web e poi ripreso dal Carlino. A poche ore di distanza dall’appello lanciato dal sindaco di Rubiera, Emanuele Cavallaro, arriva la risposta di Vasco in persona: “Caro sindaco di Rubiera, uno di questi giorni passo di lì… Lo prendo e lo porto via”.
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E così, il diario di Filiberto Degani, primo manager del rocker di Zocca, potrà tornare nelle sue mani. Degani è deceduto nel luglio del 2020 all’età di 79 anni, in una struttura di Vezzano sul Crostolo. Originario di Formigine in provincia di Modena, negli ultimi anni aveva abitato a Rubiera.
“Ti scrivo da qui perché ho cercato di raggiungerti in altro modo (più canonico ed educato) ma invano – scriveva il sindaco nella lettera aperta –. Lo faccio perché si tratta proprio di uno di quegli scrupoli di coscienza che ogni tanto mi vengono fuori e non riesco a risolvere: ho il diario di Filiberto Degani e devo trovare il modo di fartelo avere”.
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“Quando Filiberto se ne è andato era seguito da noi – ha spiegato il primo cittadino –. Più che un diario è un album di ritagli, di foto e di ricordi scritti di suo pugno dove naturalmente ti si riserva la parte del leone, insieme alle storie, anche rosa, di una vita davvero spericolata, da cui qualcuno prima o poi dovrebbe trarre un film. Ma pure una serie, ci vorrebbe”.
“L’abbiamo conservato, ma non può finire in un archivio. Devo assolutamente trovare il modo di fartelo avere. È l’unica cosa che rimane fisicamente di Filiberto. Che poi, non è così importante, quello che rimane di fisico: ma questo diario c’è e deve stare al posto giusto”: questa la conclusione del messaggio, che in nemmeno un giorno è andato a segno.
Stasera infatti il rocker modenese ha affidato a un post su Instagram la sua risposta, allegando anche l’articolo pubblicato sul Carlino.
“Filiberto Degani è stato il primo che ha creduto in me come DJ – ricorda Vasco –. Avevo fondato da poco Punto Radio, la seconda radio libera italiana nel settembre del ‘75, e lui venne su a Zocca con la sua Miura gialla per propormi di diventare il DJ dello “Snoopy’s Dream”, il locale più bello ed esclusivo di Modena”.
“Aveva capito subito la potente capacità attrattiva che avrebbe avuto un personaggio di una radio appena nata ma già così seguita – aggiunge –. Trasmettendo da Zocca infatti era come se avessimo avuto un’antenna alta 750 metri e potevano sentirci in tutta la pianura padana, da Modena a Bologna, da Reggio a Ferrara, Verona, Padova fino a Venezia e alle Alpi».
“Ricordo la sua simpatia, la sua allegria… La sua voglia di vivere e la sua grande capacità di gestire locali e persone. Era aperto e sincero… molto diverso dalla maggioranza di individui bigotti e ottusi che popolano questo mondo”.
Un’intesa vincente: “Ci siamo capiti subito – dice Vasco –. Ed è stato soprattutto un bel rapporto di amicizia e di affetto». Infine, la promessa sulle note di uno dei suoi più grandi successi: “Quanto al diario… Caro sindaco, non so quando ma uno di questi giorni… “Passo di lì… Lo prendo e lo porto via””.
“E niente, Vasco mi ha risposto, su Instagram – il commento, ancora incredulo, del sindaco Cavallaro –. È davvero una persona meravigliosa. E sto pensando a Filiberto che saluta dalla bici. E sono terribilmente commosso”.