Mentre la Red Bull-Bora-Hansgrohe sta vivendo una fase insolita della sua stagione, con il licenziamento apparentemente immotivato di tre tecnici nel cuore dell’estate, in Belgio si fa un gran parlare dell’arrivo di Evenepoel nella squadra tedesca. Si va per punti e dubbi, con una serie di domande cui nessuno può ancora fornire risposta. Il mondo Red Bull è impenetrabile, hanno imparato con la Formula Uno e quello sembra essere il loro standard di riferimento.

«Dobbiamo trovare il Max Verstappen del ciclismo», disse lo scorso anno Ralph Denk, fondatore e manager della squadra subito dopo l’accordo con Red Bull, che ha fatto della squadra uno dei colossi del WorldTour. Stando al quotidiano tedesco Bild, il budget sarebbe passato da 40 a 50 milioni di euro, raggiungendo il UAE Team Emirates e la Visma Lease a Bike. Purtroppo però Denk ha dovuto accettare il fatto che il divario sportivo sia ancora notevole e che di questo passo il Max Verstrappen del ciclismo non sarebbe mai arrivato. Per questo alla fine si è puntato su Evenepoel, il ragazzo d’oro, quello che dovrebbe mettere le ali alla Red Bull.

Ralf Denk ha chiuso il rapporto con il ds Gasparotto dimenticando che deve a lui la vittoria del Giro 2022

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La squadra spaccata

Remco non vedeva l’ora e ha accettato, con il benestare della Soudal Quick Step che forse non vedeva l’ora di perderlo. Nell’annunciarne la partenza, la squadra belga ha anche bruciato l’annuncio della Red Bull, svelandone la destinazione. Da più parti all’interno della squadra si faceva notare che Evenepoel fosse una stella a se stante, avulso dal concetto di Wolfpack. Per questo anche i compagni, forse, hanno iniziato a voltargli le spalle.

Dopo la prima tappa del Tour, quando Remco è rimasto attardato a causa dei ventagli, le sue parole alla stampa contro la squadra hanno lasciato il segno. Tanto che all’indomani del suo ritiro, fatto un lavoro stellare per far vincere Paret Peintre sul Mont Ventoux, il suo amico Van Wilder ha dichiarato: «Dicevano che non eravamo abbastanza forti. Ora dico loro: Fanculo perché stiamo vincendo sul Ventoux».

Se però la sua ambizione è quella fondata di avere una squadra più forte, alla Red Bull-Bora troverà fior di corridori con cui insidiare Pogacar e Vingegaard. Hindley, Vlasov, Dani Martínez, Pellizzari (speriamo di no!) e persino Roglic, se a Primoz starà bene.

Evenepoel e Vanthourenhout: i due hanno vinto mondiali e Olimpiadi di strada e crono. Qui Wollongong 2022

Evenepoel e Vanthourenhout: i due hanno vinto mondiali e Olimpiadi di strada e crono. Qui Wollongong 2022

Lo staff stellare

Oltre ai corridori, Evenepoel troverà un ambiente fortemente vocato allo sviluppo tecnologico, a partire da Specialized, con cui Remco ha un rapporto personale e che fornisce al team anche l’abbigliamento. In aggiunta, dello staff della squadra fa parte Dan Bigham, l’ingegnere che nello sviluppare la bici per Ganna stabilì a sua volta il record dell’Ora. E dato che Remco sogna di batterlo a sua volta, la presenza del britannico potrebbe servirgli in una doppia chiave: le crono e la pista.

La squadra dovrebbe ingaggiare il suo storico direttore sportivo, Klaas Lodewyck, a sua volta in scadenza di contratto con la Soudal-Quick Step. Dalla Visma è arrivato Asker Jeukendrup, autorità in materia di nutrizione sportiva. Dan Lorang, allenatore di Jan Frodeno, il più grande triatleta di tutti i tempi, allenerà singoli atleti. C’è anche Peter Kloppel, Responsabile delle Prestazioni Mentali presso il Red Bull Performance Centre, che ha lavorato anche con Verstappen. Remco sarà circondato dai migliori esperti e su tutti vigilerà Sven Vantourenhout, l’ex tecnico della nazionale belga, che ha guidato le più grandi vittorie di Evenepoel ai mondiali e alle Olimpiadi.

Al Tour di quest’anno, Evenepoel ha vinto la crono di Caen, ma con distacchi meno ampi del previsto

Al Tour di quest’anno, Evenepoel ha vinto la crono di Caen, ma con distacchi meno ampi del previsto

Lipowitz e i tedeschi

Come la mettiamo con Lipowitz? La squadra è tedesca, Florian pure. L’eco delle sue prestazioni al Tour ha riacceso i riflettori sul ciclismo nel Paese che lo aveva bandito dopo i casi di doping del passato: come verrà digerito l’arrivo del campione belga?

Nel suo primo Tour, a 24 anni, Evenepoel è arrivato terzo dietro Pogacar e Vingegaard. Lipowitz ha fatto lo stesso, mentre quest’anno Remco al Tour ha deluso in modo importante, subendo per giunta la supremazia di Lipowitz anche al Delfinato.

In questa fase da chiacchiere da bar, la stampa belga si attacca anche a dettagli che sarebbero risibili, ma bastano per infiammare i tifosi. Scrivono infatti che nel Tour del 2024, Evenepoel produsse un rapporto tra watt e chili migliore rispetto a quello di Lipowitz quest’anno. Lo stesso distacco da Pogacar penderebbe dalla parte del belga, staccato di 9’18” lo scorso anno, contro gli 11′ di Lipowitz qualche settimana fa.

Ma tutto sommato, perché la squadra dovrebbe scegliere? La Visma non ha dimostrato che agendo con due leader si riesce a correre meglio contro Pogacar? Durante il Tour uscì la voce per cui il giovane tedesco non volesse rinnovare il contratto finché non si fosse fatta luce sull’arrivo di Evenepeol. In realtà pare che Lipowitz abbia ancora un anno di contratto, per cui i due dovranno imparare a convivere. Evenepoel sarà in grado di aiutare il compagno se egli si rivelasse più forte? Oppure chiederà che Lipowitz venga mandato al Giro, tenendo per sé la ribalta del Tour?

Anche Lipowitz, come Evenepoel, si è piazzato terzo a 24 anni nel primo Tour della carriera

Anche Lipowitz, come Evenepoel, si è piazzato terzo a 24 anni nel primo Tour della carriera

I dubbi su Evenepoel

Tutto questo dando per scontato che Evenepoel possa trovare nel suo motore il necessario per tenere testa a Pogacar e Vingegaard. Ha vinto una Vuelta in modo rocambolesco. E’ arrivato terzo al Tour del debutto. Ma per il resto ogni sua altra partecipazione ai Grandi Giri ha lasciato a desiderare, sacrificando nel suo nome le sue chance nelle grandi classiche.

La Red Bull ci crede e obiettivamente il suo nome, per ora sulla fiducia, è il solo spendibile, a parte quello di Ayuso, in una ipotetica rincorsa alla maglia gialla. Remco è davvero all’altezza di quei due? Non sembra così, ma forse può crescere. La Red Bull-Bora intanto sembra sempre più la BMC dei primi tempi che si riempì di schiere di corridori forti senza mai riuscire a farne una squadra.

L’allontanamento dei tre tecnici continua sembrarci alquanto strano. Ci può stare che la squadra voglia uno staff votato alla causa di Remco e non gente che difenda le potenzialità dei corridori che già ci sono, ma perché farlo ora? Puoi anche decidere che il modo migliore per ristrutturare la tua casa sia buttarla giù e costruirla dalle fondamenta. Solo che abbatterla mentre dentro c’è ancora gente suona francamente poco lungimirante.