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Materia Medica Processing (Mmp), startup fondata nel 2017 con sede operativa all’interno del centro di ricerca Toscana Life Sciences a Siena, ha ottenuto le autorizzazioni da Aifa e dall’Ufficio Centrale Stupefacenti (Ucs), diventando la prima azienda italiana certificata Gmp per la lavorazione, ripartizione e confezionamento di principi attivi a base cannabinoide.

Con questa autorizzazione, Mmp è l’unica realtà pharma verticale in Italia che può operare lungo tutta la filiera farmaceutica: dalla lavorazione dei principi attivi (Api), al confezionamento e distribuzione, consolidando il suo ruolo come primo operatore nazionale nel comparto medico cannabis. Il laboratorio senese può importare, analizzare e distribuire infiorescenze di cannabis medica, tra cui la varietà Bedrocan (tra le più prescritte in Europa) , e oli bilanciati Thc/Cbd, offrendo un modello industriale integrato, sicuro e conforme ai rigidi standard Gmp e Gdp.

Un mercato in espansione

«L’autorizzazione ottenuta da Aifa rappresenta una tappa fondamentale nel nostro percorso industriale e rafforza il nostro posizionamento come abilitatore strategico nella filiera italiana della cannabis terapeutica. In un mercato in rapida espansione vogliamo essere un partner affidabile per il sistema sanitario contribuire a garantire ai pazienti l’accesso a principi attivi standardizzati e sicuri» dichiarano Pietro Paolo Crocetta e Giovanni Isoldi, rispettivamente Ceo e Coo di Materia Medica Processing -. Queste autorizzazioni completano un percorso regolatorio strategico avente l’obiettivo di portare la startup ad operare su tutta la catena del valore: dalla lavorazione di principi attivi alle forniture ospedaliere, fino alla distribuzione al dettaglio in farmacia, contribuendo a costruire una filiera italiana più strutturata, accessibile e sicura».

Secondo Prohibition Partners, il mercato globale della cannabis medica è infatti destinato a superare i 65 miliardi di dollari entro il 2030, trainato da una domanda crescente, standard clinici più strutturati e un contesto normativo in progressiva apertura. In Italia, i pazienti in terapia sono più di 50.000, e le vendite hanno registrato un incremento del +25% nell’ultimo anno.

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La filiera italiana: ecco chi coltiva davvero

In Italia, l’unico ente autorizzato a coltivare cannabis terapeutica è lo Stabilimento Chimico Farmaceutico Militare (Scfm) di Firenze, struttura statale alle dirette dipendenze dell’Agenzia Industrie Difesa. Il Scfm è l’unico laboratorio legale italiano che produce le sostanze vegetali Fm1 e Fm2 per uso medico, destinate alle farmacie come preparati magistrali.