Le app sono sempre più centrali nella nostra interazione con gli smartphone: sappiamo che ormai c’è un’app per fare qualsiasi cosa ma, al contempo, sappiamo che per fare determinate cose servono le app. Parlando di panorama Android, esiste un numero davvero enorme di app che ci aiutano nel quotidiano ma, come in tutti gli ambiti, ci sono quelle fatte meglio e quelle fatte peggio.
Abbiamo selezionato cinque app per Android che sembrano fatte da Google anche se in realtà Big G non c’entra nulla: sviluppatori indipendenti, piccoli studi e aziende in rapida ascesa riescono addirittura a superare gli standard qualitativi del colosso di Mountain View, proponendo prodotti graficamente “squisiti”, puliti e facilmente comprensibili ma che, al contempo, riescono a offrire agli utenti qualcosa in più rispetto alla concorrenza, vuoi nella grafica, vuoi nella personalizzazione, vuoi nelle opzioni offerte. Mettetevi comodi.
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#1 Backdrops – Valanghe di sfondi per i dispositivi Android
Partiamo in questa rassegna di app per dispositivi Android con Backdrops, un’app per gli amanti della personalizzazione che sono costantemente a caccia dello sfondo giusto per il proprio smartphone.
L’app è stata recentemente aggiornata per sposare i canoni del Material 3 Expressive e ciò è visibile in tutte le animazioni di caricamento (inclusa la barra di aggiornamento orizzontale che compare nella parte sinistra della prima immagine della galleria sottostante), in tutte le icone, nell’uso dei colori dinamici che sposano quelli del sistema e, quando navighiamo nella pagina di uno sfondo, sposano quelli dello sfondo stesso.
Al suo interno Backdrops propone una vera e propria valanga di sfondi originali realizzati direttamente dal team di sviluppo ma anche tanti altri sfondi creati dai membri della community: tutto può essere navigato tramite caroselli appositi e collezioni.
Ogni utente può scegliere di salvare alcuni sfondi o alcune collezioni ai preferiti, effettuare il download di uno sfondo o impostarlo direttamente come sfondo del dispositivo. Tutte queste operazioni richiedono pochi tap. L’unico “limite” (se vogliamo così definirlo nel 2025) è il fatto che l’app non supporta la lingua italiana ma si avvia in lingua inglese.
Backdrops – Sfondi è disponibile per tutti i dispositivi Android che eseguono Android 6.0 e versioni successive e può essere scaricata tramite il Google Play Store (la pagina dell’app è raggiungibile tramite un tap sul badge sottostante).
Per rimuovere la pubblicità (comunque non troppo fastidiosa) e “sbloccare” tutte le potenzialità dell’app è disponibile il piano “Backdrops Pro” che, al costo di 4,99 euro, permette agli utenti di ottenere l’accesso a collezioni di sfondi esclusive, passare automaticamente tra gli sfonjdi preferiti e ottenere anteprime a schermo intero.
#2 Screen off widget – Perfetto per i Pixel, utile per tutti
La seconda app per Android di cui vi parliamo oggi è Screen off widget (dello sviluppatore JGR), l’app che consente di mettere una pezza alla mancanza del doppio tap sul display (dalla schermata iniziale) per bloccare lo smartphone, caratteristica che ad esempio non è presente sui Pixel di Google.
Grazie a un recente aggiornamento, quest’app è diventata decisamente più completa, pur mantenendo la sua natura da widget, ma ha sposato il Material 3 Expressive che le conferisce un look in linea con quello di molte altre app del colosso di Mountain View.
È possibile configurare il widget per fargli compiere una tra cinque diverse azioni: Spegni lo schermo, apri il pannello delle notifiche, apri il pannello dei comandi rapidi, apri il menù delle app recenti, apri il menù di spegnimento.
C’è spazio anche per un interruttore che consente di scegliere il tipo di gesture (tra doppio tap e singolo tap), per uno slider che consente di personalizzare l’intervallo di rilevamento del doppio tap e per la possibiltià di aggiungere una vibrazione (personalizzabile) al rilevamento del doppio tap.
Andando oltre, è possibile apportare opzioni di personalizzazione visive al widget, previste però da un acquisto in-app (al costo di 0,99 euro per sempre): esse consentono agli utenti di personalizzarne l’aspetto, altrimenti totalmente trasparente e ridimensionabile già a partire da 1×1 (quindi è possibile aggiungerne più di uno alla stessa schermata, magari distinguendoli dal punto di vista della personalizzazione).
La prima personalizzazione riguarda lo sfondo del widget: potremo scegliere il colore e il livello di trasparenza. È anche possibile rendere l’azione che compie il widget ancor più lampante aggiungendo un’icona al centro: essa può essere scelta da un set di 10 diverse icone; gli utenti possono regolarne il colore, la trasparenza e le dimensioni all’interno del widget stesso.
Va aggiunto che, terminata la configurazione di un widget, è possibile apportare modifiche o aggiungere altri widget configurabili da zero: potremo avere un widget che compie la stessa azione in ogni pagina, widget diversi sulla stessa pagina e così via.
Screen off widget è disponibile per tutti i dispositivi Android che eseguono Android 5.0 e versioni successive e può essere scaricata tramite il Google Play Store (la pagina dell’app è raggiungibile tramite un tap sul badge sottostante): una volta installata, essa chiederà all’utente il permesso per accedere ad alcune funzioni di accessibilità (nel caso di Android 9 Pie e versioni successive). Per funzionare sugli smartphone più vecchi, con Android 8 Oreo o versioni precedenti, serviranno i permessi di root.
#3 Niagara Launcher – Il launcher per gli amanti del minimal
La terza app per Android di cui vi parliamo è Niagara Launcher, un launcher minimal ben noto a coloro che ci seguono e la soluzione perfetta per coloro che amano una schermata iniziale che risulti essenziale e, da qualche settimana, ben più personalizzabile.
Al posto di puntare sul classico cassetto app e sulla classica visualizzazione a pagine della schermata iniziale che caratterizzano la maggior parte dei launcher per Android, Niagara Launcher punta tutto su una visualizzazione a colonna singola e si basa sugli elenchi.
Il team di sviluppo ha lavorato per rendere il launcher accessibile, ricco di animazioni fluide che siano sempre al posto giusto: alla prima configurazione, verrà chiesto all’utente di scegliere otto app preferite tra quelle installate allo smartphone; esse saranno disponibili costantemente in prima funzione.
Scorrendo verso il basso si accede alla tendina delle notifiche, mentre scorrendo verso l’alto si accede alla ricerca interna: essa può essere personalizzata tramite le impostazioni per includere risultati dal Web o risultati tra i contatti; c’è poi una funzione simpatica che consente di ottenere risultati per le espressioni matematiche digitate nella barra di ricerca.
Nella parte destra della schermata iniziale è presente l’elenco con le lettere dell’alfabeto iniziali di qualsiasi app che abbiamo installato sullo smartphone (ad esempio, nel nostro caso mancano la K, la Q e la Z): a ogni lettera è associata la sezione con tutte le app che iniziano con quella lettera e, tenendo premuto l’elenco, è possibile scorrere il dito per muoversi tra le pagine.
In basso è possibile poi accedere alle impostazioni di Niagara Launcher che, va detto, sblocca tutto il suo potenziale nella versione Pro (che costa 9,99 euro/anno o 29,99 euro per sempre). La parte più “interessante” per gli amanti della personalizzazione è la sezione Aspetto.
Da questa sezione è possibile scegliere il Tema del launcher (cambia tutte le parti con elementi scelti ad hoc dal creatore del tema, ma solo alcuni sono disponibili gratuitamente), lo Sfondo, le Icone delle applicazioni (inteso come “tema” delle icone e la dimensione delle stesse), lo stile dell’Orologio che viene mostrato nella schermata iniziale, il Carattere dei testi presenti nell’interfaccia del launcher e il Colore del Tema impostato sul launcher (è possibile scegliere tra “Automatico”, un colore prelevato dallo sfondo o un colore di una palette predefinita).
Niagara Launcher è disponibile per tutti i dispositivi Android che eseguono Android 5.0 e versioni successive e può essere scaricata tramite il Google Play Store (la pagina dell’app è raggiungibile tramite un tap sul badge sottostante).
#4 Shortcut maker – Sblocca qualsiasi scorciatoia su Android
La quarta app per Android di cui vi parliamo in questa rassegna è Shortcut Maker (dello sviluppatore Rushikesh Kamewar), un’app un po’ particolare che può fare felici tutti gli utenti, soprattutto i più smanettoni.
Dal punto di vista estetico, non rispetta al 100% i canoni del Material 3 Expressive ma gode comunque di un design pulito, quasi essenziale, che sembra mancare di un’ultima spinta, un po’ come le app di Google che ricevono il redesign a poco a poco: essa presenta già di default l’icona a tema, segue i colori dinamici del dispositivo, e propone le opzioni all’interno di tessere raggruppate.
Dal punto di vista del funzionamento, essa consente fondamentalmente di creare una scorciatoia per qualsiasi cosa sia presente all’interno dello smartphone: app, attività, contatti, cartelle, file, intenti, impostazioni, siti Web e molto altro.
I più smanettoni avranno il piacere di visitare fino all’ultima attività disponibile per tutte le app e i servizi di sistema installati sullo smartphone, anche per scoprire qualcosa che è già presente sul dispositivo ma che non è ancora attivo, magari (ad esempio, avevamo scoperto la sezione dei “Servizi di sistema” dei Google Play Services grazie a quest’app).
Aggiungere una scorciatoia è molto semplice: basta scegliere una delle 12 opzioni dalla schermata iniziale dell’app, entrare nell’app desisderata o nel gruppo di widget desiderato, selezionare ciò per cui vogliamo creare una scorciatoia, personalizzare e provare la scorciatoia, aggiungerla alla schermata iniziale.
Shortcut Maker è disponibile in forma gratuita per tutti i dispositivi Android che eseguono Android 7.0 e versioni successive e può essere scaricata tramite il Google Play Store (la pagina dell’app è raggiungibile tramite un tap sul badge sottostante).
#5 Bundled notes – Eleva la produttività al livello successivo
Chiudiamo questa rassegna di app per dispositivi Android con Bundled Notes, un’app per la produttività che ptorebbe assolutamente essere scambiata per qualcosa creato da Google grazie a un design bene o male in linea con i canoni delle app del colosso di Mountain View, animazioni di altissimo livello (che normalmente caratterizzano le app e le parti del sistema operativo di Big G) e tantissime funzionalità.
Blundled Notes è un’app di produttività multi-piattaforma che racchiude al suo interno le potenzialità di Google Keep, Google Tasks, Google Documenti e molte altre app di produttività: permette agli utenti di scrivere, organizzare appunti, creare elenchi, creare promemoria e progetti. Tutto in una sola app.
Dall’app è possibile creare i Bundle (può essere reso come “pacchetti” in italiano), cuore dell’organizzazione dell’app, all’interno del quale è possibile accorpare tutte le note, le liste o le “lavagne” che rispecchino un determinato argomento o un determinato ambito (come i progetti di lavoro, le ricette o la lista dei film preferiti).
L’app è fondamentalmente suddivisa in tre schede: Bundle (per consultare i bundle creati o crearne di nuovi), Files & Photos (contiene tutti i file, multimediali e non, che abbiamo allegato alle nostre note), Impostazioni. Come potrete notare dalle immagini della precedente galleria, l’unica “criticità” è rappresentata dal fatto che alcune parti dell’app non siano tradotte in italiano; non è nulla di trascendentale, dato che tutto risulta più che comprensibile.
Bundled Notes è disponibile in forma gratuita per tutti i dispositivi Android che eseguono Android 7.0 e versioni successive e può essere scaricata tramite il Google Play Store (la pagina dell’app è raggiungibile tramite un tap sul badge sottostante). Per “sbloccare” tutte le potenzialità dell’app è disponibile il piano “Pro” che, al costo di 1,89 euro/mese o 15,99 euro/anno, permette agli utenti di ottenere l’accesso alla Web app, la possibilità di creare infiniti bundle e note e la possibilità di ottenere 15 GB di spazio (contro i 150 MB offerti gratuitamente).
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