Il nazionale figiano ha ottenuto l’estinzione del suo processo penale dopo un percorso riabilitativo. L’aggressione era nata per un’incomprensione a un controllo
Ivan Malfatto
23 luglio – 21:53 – MILANO
Ci sono storie di redenzione nello sport, non solo nel rugby, che valgono più di una meta decisiva segnata o di uno scudetto vinto. Come quella del terza linea Rusiate Nasove (guerriero figiano di 29 anni e 100 chili per 1,95, 3 cap in nazionale, 1 nei Barbarians), dell’estinzione del suo processo penale per i carabinieri presi a pugni a Reggio Emilia e del percorso rieducativo (non solo punitivo) che l’ha portato in questi giorni a tornare in squadra al Valorugby Emilia, per la stagione di Serie A Elite.
la vicenda—
Arrivato a Reggio nell’estate del 2023, il giocatore si è reso protagonista di un grave episodio: a dicembre nel corso di un controllo, anche a causa delle difficoltà di comprensione della lingua, ha colpito i carabinieri di pattuglia che per fermarlo, visto la montagna di muscoli, sono dovuti ricorrere all’uso del taser. È seguito l’arresto. Il Valorugby, dopo aver preteso le immediate scuse dal giocatore ai militari, ha scelto di mantenerlo in rosa a due condizioni: taglio dello stipendio e svolgimento di 100 ore di volontariato al Gast Aps, associazione che si occupa della promozione sportiva verso le persone fragili.
il processo—
Nel frattempo, assistito dall’avvocato Alessandro Nizzoli, Nasove ha affrontato il processo penale con spirito di collaborazione e condivisione verso tutte le disposizioni del magistrato, che prevedevano proprio la messa alla prova con altre 100 ore di volontariato al Gast Aps, le scuse ai militari e l’impegno a continuare la pratica dello sport a livello professionistico dando esempio di rigore e correttezza, con il controllo dei servizi sociali. Il 22 luglio, a un anno e mezzo di distanza dalla notte turbolenta, il processo si è concluso con la verifica che tutte le prescrizioni sono state rispettate. Anzi, il giocatore continua a fare volontariato con impegno ed entusiasmo. Quindi il reato si è estinto.
nuova vita—
Nasove nel frattempo è stato raggiunto in Italia da moglie e figlia. Ha fatto un’esperienza in prestito alle Zebre nello United Rugby Championship (10 presenze). Ora rientra al Valorugby Emilia agli ordini di coach Marcello Violi (ex nazionale) per il campionato. La squadra emiliana è una delle più forti e strutturate, per rosa e budget di spesa, ma non è mai riuscita a vincere uno scudetto, obiettivo dichiarato da anni. È arrivata al massimo in semifinale nei playoff. Il prossimo torneo inizia l’11 ottobre. Con l’apporto del suo gigante figiano finalmente ci riuscirà? Vedere il Valorugby in finale il 30 maggio, magari grazie a una meta decisiva di Nasove, sarebbe il completamento perfetto di questa storia di redenzione.
le frasi—
“Nasove si è reso conto dei propri errori e si è impegnato a rimediarli, senza calcoli o riserve – spiega l’avvocato Nizzoli –. I carabinieri che hanno accettato le sue scuse, il club che lo ha tenuto in rosa continuando a credere in lui ed il giudice che gli ha consentito di estinguere il suo reato, gli hanno dato fiducia. Gast Aps ha acquisito un volontario energico ed entusiasta”. “Il rugby si conferma uno sport che fa della lealtà e della disciplina requisiti indispensabili, ancor prima della tecnica e della forza – afferma una nota del Valorugby – In un mondo che ci sembra animato da egoismo e arroganza questa vicenda testimonia qualcosa di diverso: che responsabilità, sacrificio e fiducia possono fare la differenza. Siamo più che certi che Nasove saprà ripagare questa fiducia non solo dentro il campo, ma soprattutto fuori”.
© RIPRODUZIONE RISERVATA