
10 agosto 2025
A un anno dalla morte di Roberto Cavalli, il suo testamento rimane un enigma. L’eredità dello stilista fiorentino infatti rimane un rebus da rivolvere tra beni di lusso, proprietà e debiti nascosti da un lato, e sei figli dall’altro. A dividersi il patrimonio saranno sette eredi titolati tra cui il figlio più anziano Tommaso che ha 57 anni, Giorgio il più piccolo che ne ha solo due e l’ultima compagna del mito della moda italiana, Sandra Nilsson. Ma a tenere banco, secondo quanto ricostruito da Il Messaggero, sarebbero i debiti considerati una vera e propria incognita.

Del testamento, firmato pochi mesi prima della scomparsa di Cavalli, si sa che la sua fortuna era stata divisa in parti uguali ai 7 eredi. La lista dei beni è ampia: si va da una villa di 60 stanze sui colli fiorentini al famoso yacht Freedom. Infine sempre presente la vendita della casa di moda che avrebbe fruttato a Cavalli 230 milioni di euro. Ma la vera incognita che rimane è quella dei debiti: un secondo notaio infatti avrebbe invitato i creditori a dichiarare eventuali debiti entro metà ottobre di quest’anno.

Tra i figli ad uscire allo scoperto è stato Tommaso, il maggiore, che ha assicurato che la concordia regna tra gli eredi ma è complesso capire l’effettivo valore netto dell’eredità. Immobili e terreni sono già in comproprietà, mentre alcuni beni come l’elicottero sembrano essere stati già venduti. Ma quanto peseranno i debiti sui 200-400 milioni stimati di patrimonio? Appuntamento ad ottobre per i conti definitivi e la soluzione del rebus.