Il mercato delle schede grafiche di fascia alta si conferma un terreno fertile per truffe sempre più sofisticate, con i consumatori che si ritrovano vittime di raggiri anche quando acquistano da rivenditori considerati affidabili. L’ultimo caso emerso dalla community di Reddit dimostra come nemmeno i giganti dell’e-commerce siano immuni da questo fenomeno in crescita. Un utente francese ha scoperto di aver ricevuto da Amazon una RTX 5090 completamente svuotata dei suoi componenti più preziosi: il chip grafico e i moduli di memoria erano stati rimossi chirurgicamente.
Quando la fiducia nei grandi marketplace vacilla
La vicenda, documentata dall’utente Nice-Screen-4193 sul subreddit PCMasterRace, racconta di un acquisto effettuato direttamente da Amazon Francia nel luglio 2024. La scheda grafica MSI RTX 5090 non proveniva da un venditore terzo, ma era venduta e spedita direttamente dal colosso dell’e-commerce. Questo dettaglio rende il caso particolarmente preoccupante, poiché elimina la possibilità di attribuire la responsabilità a venditori esterni poco affidabili.
L’analisi della situazione suggerisce che l’inventario sia stato compromesso durante il trasporto verso i magazzini di Amazon, rendendo praticamente impossibile per l’azienda individuare i prodotti manomessi. La confezione appariva infatti intatta dall’esterno, una caratteristica che accomuna molti di questi casi di frode.
L’escalation delle truffe nel settore GPU
Il boom dell’intelligenza artificiale ha scatenato una corsa all’oro digitale che ha trasformato le schede grafiche di punta in bersagli privilegiati per criminali e speculatori. Le ultime tre generazioni di GPU flagship di Nvidia sono state oggetto di attacchi sistematici, con metodologie che spaziano dalla semplice sostituzione del prodotto a vere e proprie operazioni di smontaggio professionale.
Gli esempi più eclatanti includono confezioni di RTX 4090 contenenti modelli RTX 3090, ma anche casi surreali dove i truffatori hanno riempito le scatole con pasta, riso e schede grafiche obsolete. La rimozione completa del core GPU e della memoria rappresenta però l’evoluzione più sofisticata di queste truffe.
I componenti rubati alimentano un mercato parallelo sempre più organizzato
Il business parallelo dei componenti sottratti
La strategia di asportare selettivamente chip e moduli di memoria non è casuale, ma risponde a una logica di mercato ben precisa. I truffatori possono rivendere separatamente questi componenti di alto valore o utilizzarli per assemblare schede grafiche contraffatte. In Cina si è sviluppato un vero e proprio settore specializzato nel trapianto di die RTX 5090 e memoria GDDR7 su schede dal design più compatto, specificamente progettate per server dedicati all’intelligenza artificiale.
Questo fenomeno ha dato vita a una nuova categoria di prodotti: le “RTX 5090 Frankenstein”, schede grafiche che combinano componenti autentici con circuiti personalizzati. Sebbene non tutti questi prodotti utilizzino necessariamente componenti rubati, la sovrapposizione tra mercato legittimo e illegale rende difficile tracciare l’origine dei materiali utilizzati.
Le implicazioni per consumatori e rivenditori
Questo caso evidenzia come la catena di distribuzione delle GPU di fascia alta presenti vulnerabilità sistemiche che vanno oltre il controllo dei singoli rivenditori. Anche Amazon, con i suoi sofisticati sistemi di gestione dell’inventario, si trova esposta a manipolazioni che avvengono a monte del processo di vendita. Per i consumatori, questo significa che la reputazione del venditore non costituisce più una garanzia assoluta contro le frodi, rendendo necessaria una maggiore attenzione anche negli acquisti apparentemente più sicuri.