Prelevati dal carcere di San Vittore e fucilati, in piazza. Era il 10 agosto del 1944 quando 15 partigiani furono uccisi per ordine dei nazisti a Milano. Nello stesso luogo, domenica mattina, a 81 anni di distanza la città ha commemorato i martiri dell’eccidio.

La commemorazione della strage di piazzale Loreto (Photo Claudio Furlan/Lapresse)

Strage di piazzale Loreto: la cerimonia 

Si è svolta domenica mattina, alla presenza dell’assessora ai Servizi civici e generali del comune di Milano, Gaia Romani, la cerimonia di commemorazione dei 15 partigiani prelevati dal carcere di San Vittore e fucilati all’alba del 10 agosto 1944 da un plotone della Legione Muti, per ordine dei nazisti.

“È anche grazie al loro sacrificio che oggi l’Italia è un Paese libero e antifascista – ha dichiarato l’assessora Romani intervenendo alla commemorazione -. Un Paese dove possiamo parlare, votare, scegliere da che parte stare. Una scelta che ciascuno di noi deve compiere ogni giorno. Perché purtroppo il fascismo e la dittatura non rappresentano solo un tragico e lontano capitolo della storia: rigurgiti di fascismo si affacciano ogni qualvolta l’intolleranza prende forma e voce, quando chi è diverso viene additato come colpevole, quando si prova a riscrivere o negare la storia, quando chi fa i nomi, chi riconosce i germi del male, viene messo in silenzio. Essere antifascisti oggi significa interpretare e custodire i valori più profondi e significativi della nostra Costituzione: la libertà, l’uguaglianza, la giustizia, la solidarietà, il ripudio della guerra. E a proposito di guerre l’eccidio dei 15 martiri oggi ci impone un sussulto di coscienza: ci impone di non essere ciechi né sordi, di opporci, di alzare la voce contro questa cultura della barbarie e della morte, che calpesta ogni diritto, che uccide uomini, donne e bambini, addirittura derubricati come danni collaterali. Ogni volta che abdichiamo alle armi del dialogo e della diplomazia – ha concluso Romani – dimostriamo di non aver imparato nulla dalla storia e calpestiamo il valore della memoria”.

Domenica sera alle 21, sempre in piazzale Loreto, è in programma l’incontro dal titolo ‘Quindici vite per la libertà’, che ospiterà racconti e testimonianze coordinati da Ivano Tajetti dell’Anpi di Milano. Previsto l’intervento di Massimo Castoldi, nipote del partigiano Salvatore Principato, e gli intermezzi musicali di iBataquaerch.

Eccidio di piazzale Loreti: chi erano i 15 martiri

Giulio Casiraghi, Antonio Bravin, Andrea Esposito, Giovanni Galimberti, Angelo Poletti, Eraldo Soncini, Domenico Fiorani, Renzo Del Riccio, Umberto Fogagnolo, Vittorio Gasparini, Salvatore Principato, Libero Temolo, Emidio Mastrodomenico, Andrea Ragni, Vitale Vertemati.